Rsa Accorsi, i parenti chiedono la rimozione dei gestori
La richiesta è stata avanzata alla direzione di KCS Caregiver affinché la gestione delle proprie strutture sia affidata a persone all'altezza del ruolo che devono ricoprire.
Il Comitato dei parenti degli ospiti della RSA Accorsi chiede la rimozione dagli incarichi dei gestori della KCS Caregiver che «hanno compromesso l’immagine e la professionalità della cooperativa con la pessima gestione da parte loro di questa emergenza sanitaria».
Lo chiede con una lettera aperta inviata alla Direzione di KCS Caregiver, la cooperativa che gestisce la struttura sanitaria, dove è subentrato un nuovo gestore che ha incontrato di recente incontrato il comitato, nella quale i parenti criticano «la mancanza di preparazione dei gestori nell’affrontare l’epidemia di Covid19». Impreparazione che, scrive il comitato «ha condotto al tragico bilancio di circa 35 morti, e a oltre una dozzina di ospiti in questo momento ricoverati negli ospedali. Dobbiamo anche registrare che, dalle ultime informazioni pervenute, oltre l’80% degli ospiti è stato contagiato dal coronavirus».
Nella lettera i parenti spiegano di avere potuto verificare, dai casi di diversi tra i loro cari, «come gli ospiti siano stati lasciati in stato d’abbandono (mancanza d’acqua, idratazione, cibo, assistenza per nutrirsi adeguatamente…)». E ricordano di avere denunciato inoltre «come la limitazione, frettolosità e superficialità delle comunicazioni con i parenti abbiano aggiunto altra pena a tutta questa triste vicenda, lasciandoci impotenti di fronte a una situazione che diventava via via più evidente e tragica»
Pur nella consapevolezza che il momento è stato drammatico per tutti e che tutti quanti siamo stati colti di sorpresa da questo virus, secondo il comitato «quanto accaduto in Accorsi va molto oltre ciò che è accettabile e ciò che è umanamente comprensibile in virtù di uno stato di emergenza. Ai nostri occhi l’accaduto non è in alcun modo giustificabile».
«Riteniamo che i responsabili della struttura non siano stati all’altezza di svolgere il proprio ruolo – ribadiscono pertanto i parenti nella lettera – e non siano stati in grado di garantire i servizi alla persona di cui tutti i pazienti avevano diritto, anche in base al codice etico e alla carta dei servizi di KCS e Accorsi».
Per tutti questi motivi, il comitato ha richiesto alla Direzione di KCS Caregiver Cooperativa sociale di «prendere gli opportuni provvedimenti affinché la gestione delle proprie strutture sia affidata a persone all’altezza del ruolo che devono ricoprire, mentre siano rimossi dagli incarichi quanti hanno compromesso l’immagine e la professionalità della Cooperativa con la pessima gestione da parte loro di questa emergenza sanitaria».
«La lettera – spiega infine il comitato – è stata inviata dal Comitato in rappresentanza dei parenti di molti ospiti che finora hanno aderito all’iniziativa. L’adesione resta aperta a quanti condividano il merito delle contestazioni e della richiesta. Gli aderenti sono parenti sia di ospiti in questo momento presenti in struttura, che di ospiti in ricovero fuori dalla struttura, che di ex ospiti, che di persone venute a mancare durante l’epidemia». Ricordiamo che nella struttura è di recente arrivato in supporto un medico della Protezione Civile che però rimarrà a tempo determinato
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