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Busto Garolfo, Sabrina Lunardi lascia il centrodestra ma rimane in consiglio comunale

Insanabile la frattura tra Sabrina Lunardi e il capogruppo Angelo Pirazzi: la consigliera continuerà il suo percorso in consiglio comunale in solitaria

sabrina lunardi busto garolfo

Ultimo atto per la frattura che da mesi si sta consumando all’interno del centrodestra di Busto Garolfo. Che da tempo tra il capogruppo ed ex candidato sindaco Angelo Pirazzini e la consigliera Sabrina Lunardi volino gli stracci non è un segreto per nessuno, tanto che a più riprese la spaccatura è diventata evidente anche tra i banchi del consiglio comunale cittadino. Ora, però, i contrasti sono arrivati al punto di non ritorno: Lunardi, che nei piani della coalizione in caso di vittoria elettorale a Pirazzini avrebbe dovuto fare da vice, ha deciso di lasciare il gruppo consiliare e continuare il suo percorso politico in solitaria all’interno del parlamentino.

«Ho deciso di lasciare il gruppo capeggiato da Pirazzini e di svolgere il mio ruolo di consigliera comunale tra i banchi dell’opposizione, con l’orgoglio di rappresentare la Lega e le forze politiche di centro destra – spiega Lunardi -. Il motivo è l’appiattimento totale di Pirazzini sulle posizioni e scelte dell’amministrazione Biondi, disattendendo il programma elettorale concordato con il centrodestra. Continuerò a svolgere il mio ruolo di consigliere comunale ascoltando e confrontandomi coi cittadini per onorare gli impegni presi e col sostegno di coloro che mi hanno dato fiducia, con la passione e la costanza di sempre, per rappresentare una vera alternativa politica a Busto Garolfo e Olcella».

La scelta di Lunardi era nell’aria da tempo e non ha quindi preso in contropiede il gruppo consiliare: «La scelta di Lunardi non mi sorprende – sottolinea Angelo Pirazzini -. Già in passato le avevo consigliato di fare un passo indietro – ovviamente non in questo modo – perché politicamente non più equilibrata: si era imprigionata in estremismi che non erano molto razionali, con attacchi cavillosi, strumentali, in pura opposizione vecchio stile, assolutamente non consoni ad una situazione come quella odierna dove la pandemia mondiale ha costretto a grandi sofferenze sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista economico la popolazione e a scelte importanti gli organi politici e l’amministrazione stessa. Su questa linea noi abbiamo fatto fronte unico a volte con l’amministrazione, sostenendola in alcune scelte, ma non in tutto ovviamente: ci sono stati punti sui quali non siamo stati d’accordo e l’abbiamo manifestato con il voto contrario».

L’ex primo cittadino, insomma, rispedisce al mittente le critiche di Sabrina Lunardi. «Direi proprio che non si può parlare di appiattimento e di tradimento del programma elettorale: forse Lunardi non ricorda il programma politico, che non è certo quello di fare il male di questo paese opponendosi in maniera costante a qualunque scelta operata da un’amministrazione che qualche volta fa qualcosa di giusto. Fare politica oggi non dovrebbe essere opporsi solo perché ci si trova dall’altra parte, soprattutto in un momento come questo dove la politica deve dare anche una dimostrazione di unità e di coerenza rispetto ai problemi attuali del paese, lavorando per il bene del paese e non contro qualcuno».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Ottobre 2021
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