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“Innovazioni in Cardiochirurgia”, un convegno per parlare delle nuove tecniche mini invasive

L'evoluzione della Cardiochirugia da vent'anni a questa parte e il suo futuro per "curare" il cuore. È il fulcro del "convegno Innovazioni in Cardiochirurgia" programmato a Solbiate Olona

cuore

L’evoluzione della Cardiochirugia da vent’anni a questa parte e il suo futuro con l’implementazione delle nuove tecniche mini invasive ed endovasale per “curare” il cuore. È il fulcro del “convegno Innovazioni in Cardiochirurgia”  organizzato, per il 23 ottobre, in occasione dei vent’anni di attività a Legnano : periodo di forti cambiamenti e innovazioni. L’incontro si terrà sabato 23 ottobre all’Hotel delle Robinie a Solbiate Olona. A fare gli onori di casa sarà il dottor Germano Di Credico, alla guida dell’Area Cardiovascolare dell’ASST Ovest Milanese.

In questo contesto sarà presentato il confronto dei risultati fra le nuove tecniche rispetto a quelle classiche e l’inquadramento delle stesse nelle linee guida attuali ed in quelle future. Gli esperti saranno chiamati a parlare dell’evoluzioni delle protesi valvolari, dell’approccio chirurgico mini invasivo, della riparazione valvolare aortica e anche del ruolo dell’anestesista durante gli interventi mini invasivi. Perchè la tecnica mini invasiva comporta il coinvolgimento di numerose figure per questo, secondo Di Credico, «risulta fondamentale l’integrazione multidisciplinare».

In 20 anni la Cardiologia ha subito una completa innovazione: oggi è possibile risolvere problemi cardiaci anche sul fronte della cardiochirurgia intervenendo in maniera non invasiva. Ovviamente, come ricorda Di Credico, nel campo dell’emergenza non è sempre fattibile: «Proprio per questo l’obiettivo è quello di implementare questa tecnica così da poterla applicare su ogni fronte». L’azienda ospedaliera di Legnano, già nel vecchio Ospedale ad oggi, ha sempre alimentato il desiderio di innovazione espresso dall’Area Cardiovascolare che con i suoi medici e infermieri è rimasta al passo con i tempi. Un duro lavoro che li ha portati a trasformare interventi complessi, come la sostituzione valvolare a cuore battente, in operazioni quasi di “routine”.

Non a caso l’Ospedale legnanese, proprio quest’anno, è risultato primo in Lombardia e il quarto in tutta Italia per il numero di angioplastiche primarie nell’infarto miocardico acuto (i trattamenti per le malattie al cuore più gravi, come gli infarti) gestite nel 2020: il periodo “caldo” dell’emergenza sanitaria.

Angioplastiche d’urgenza: Ospedale di Legnano eccellenza in Lombardia

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Ottobre 2021
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