La maggioranza «impone» la data del consiglio comunale, il centrodestra a Legnano diserta l’aula
Questa sera, 24 settembre, la seduta si è aperta alle 20.30 con la presenza di soli 15 consiglieri comunali. L'assenza in massa dei consiglieri di Lega, Fratelli D'Italia, Forza Italia e Lista Toia è un chiaro segno di protesta
Polemica sulla data del consiglio comunale e il centrodestra a Legnano non si presenta in aula. Questa sera, 24 settembre, la seduta si è aperta alle 20.30 con la presenza di soli 15 consiglieri comunali, numero comunque sufficiente per aprire i lavori.
A esprimere rammarico da parte di tutta la maggioranza è stato il capogruppo del Pd, Luca Benetti: «Esprimiamo grande rammarico per l’assenza delle minoranza ad eccezione del consigliere Brumana. Oggi – ha dichiarato Benetti a inizio consiglio – andremo a discutere temi molto importanti per la città e la decisione della minoranza di non presenziare per motivazioni dettate dal al fatto che sia venerdì, non lo comprendo e resta un grande rammarico, oltre che un dispiacere».
Il consiglio era stato preceduto da commissioni consiliari piuttosto agitate: le minoranze in particolare avevano espresso dissenso per il poco tempo e dato loro a dispozione per documentarsi sulla liquidazione di Accam e sulla nomina del liquidatore, all’ordine del giorno in consiglio comunale. L’assenza in massa dei consiglieri di Lega, Fratelli D’Italia, Forza Italia e Lista Toia è un chiaro segno di protesta.
Accam, minoranze di Legnano all’attacco sulla nomina del liquidatore: “Poco tempo per documentarci”
In serata i consiglieri di centrodestra, uniti, Carolina Toia, Daniela Laffusa, Stefano Carvelli, Francesco Toia, Mara Ciapparelli, Letterio Munafò, Gianluigi Grillo, Franco Colombo, hanno motivato la loro assenza alla seduta in quanto con condivisa e programmata: «I consiglieri di opposizione, in accordo con le rispettive segreterie politiche, hanno deciso di non partecipare al Consiglio Comunale in programma per venerdì 24 settembre. La decisione è sofferta ma doverosa. Nel rispetto della responsabilità che ci appartiene – sottolineano i consiglieri di centrodestra – riteniamo assolutamente necessario adottare questa forma di protesta. Dopo aver ripetutamente chiesto di programmare le date del Consiglio Comunale secondo criteri condivisi con tutte le forze presenti in Consiglio, di minoranza e di maggioranza, e nel rispetto dei tempi dettati dai regolamenti, ci siamo trovati a dover subire, impotenti, un vero atto di forza. Nonostante la nostra esplicita e ripetuta contrarietà, la maggioranza e la Segretaria Generale del Comune hanno letteralmente imposto la data del 24 settembre. Questa decisione non è supportata da alcuna esigenza operativa, non essendoci scadenze o adempimenti imminenti che impongano tale scelta. L’unica motivazione risiede evidentemente nell’esigenza di far valere i propri numeri, calpestando ogni forma di condivisione, di democrazia e di buona politica, lasciando spazio ad atteggiamenti basati sull’arroganza e sul pregiudizio. Con profondo rammarico».
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