Grafico pubblicitario: qual è il percorso di studi da seguire
La pubblicità è diventata una risorsa fondamentale per gli operatori di qualsiasi settore economico e commerciale
La pubblicità è diventata una risorsa fondamentale per gli operatori di qualsiasi settore economico e commerciale: promuovere un marchio, un prodotto o un servizio è un’attività complessa, che viene implementata sfruttando canali sempre più sofisticati e diversificati, grazie al contributo di professionisti specializzati. Naturalmente, l’aspetto visivo ha conservato la propria centralità, anche se le strategie pubblicitarie e promozionali si sono notevolmente evolute nel corso degli ultimi decenni. Ragion per cui, la figura del grafico pubblicitario resta, ancora oggi, tra le più importanti per lo sviluppo di campagne pubblicitarie e promozionali e, più in generale, un profilo particolarmente ricercato in ambito lavorativo. Chi vuole avvicinarsi a questo ambito professionale, quindi, si chiede quali siano gli studi da affrontare per acquisire le competenze richieste ad un grafico pubblicitario: in questo articolo vediamo quali sono le diverse strade percorribili.
I requisiti di un grafico pubblicitario
Prima di vedere, nel dettaglio, quali sono i possibili percorsi di studio da intraprendere per diventare un grafico pubblicitario, è bene dare uno sguardo rapido alle principali competenze che caratterizzano questa figura dal punto di vista professionale. Per quanto possa sembrare banale, un grafico deve essere anzitutto in possesso di una solida conoscenza dei fondamenti di grafica e design; in aggiunta deve saper utilizzare gli strumenti digitali sviluppati per questo specifico campo di utilizzo, ossia i software di elaborazione grafica quali, ad esempio, Photoshop e Adobe Illustrator.
In aggiunta, è spesso necessaria (se non indispensabile) la conoscenza di elementi di marketing e comunicazione pubblicitaria; poiché il grafico pubblicitario può operare in qualsiasi settore, spesso è auspicabile aver maturato esperienza in un contesto ben specifico oppure aver conseguito una specializzazione settoriale o relativa ad una determinata categoria merceologica. Da questo punto di vista, spesso ‘basta’ maturare un po’ di esperienza, così da assimilare le dinamiche che caratterizzano un particolare segmento del mercato.
Gli studi per diventare grafico pubblicitario
La figura del grafico professionale deve padroneggiare svariate competenze, facendo leva su di una formazione multidisciplinare. Quest’ultima dovrebbe fondarsi, almeno in teoria, su di un diploma di Grafica e Comunicazione o su studi di carattere prettamente artistico, come il liceo artistico o l’istituto d’arte. Lo step successivo consiste nell’affrontare un percorso di studi di carattere accademico, cercando di prediligere un corso di laurea in grafica che preveda anche esami di marketing e comunicazione, digital marketing e altre opzioni affini con le competenze maggiormente richieste ad un grafico pubblicitario.
Poiché tale soluzione può risultare dispersiva, è possibile intraprendere una strada alternativa, ossia un percorso formativo ad hoc erogato da un ente specializzato come, ad esempio, il corso di grafica offerto da Puntonetformazione.com. In tal modo è possibile ottenere un certificato che attesti le competenze acquisite, da allegare al proprio curriculum professionale così da avere maggiori chance di inserirsi nel mondo del lavoro. Naturalmente, ciascuna delle opzioni di cui sopra va valutata in base a vari fattori: possibilità economica, tempo disponibile da dedicare ai corsi, conoscenze pregresse e così via.
Ad ogni modo, il consiglio è quello di evitare percorsi da autodidatta, ricorrendo a guide rapide, tutorial online ed altre fonti poco affidabili. Soluzioni di questo tipo, infatti, non garantiscono il raggiungimento di un adeguato livello di preparazione rispetto agli standard professionali di riferimento. In aggiunta, le eventuali conoscenze teoriche acquisite non sono in alcun modo ‘spendibili’, in quanto non certificate da un ente autorevole. In altre parole, è difficile dimostrare le proprie abilità e competenze scegliendo un metodo di studio al di fuori di quelli elencati in precedenza, in quanto forniscono non solo un buon bagaglio teorico ma anche la possibilità di applicarlo concretamente in momenti di esercitazione pratica.
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