In 700 “Festa delle associazioni” di Canegrate, raccolti più di 3mila euro per i profughi Afghani
Con 289 amatriciane servite ai tavoli per la "Cena solidale" sono stati incassati 3.235 euro per i profughi Afghani. Più di 700 presenze alla "Festa delle Associazioni" accolta nella contrada Baggina
Con 289 amatriciane servite ai tavoli per la “Cena solidale” sono stati incassati 3.235 euro per i profughi Afghani che arriveranno a Canegrate. Un grande gesto di solidarietà da parte dei canegratesi che in 700 hanno preso parte alla “Festa delle associazioni” passando dal controllo del green pass all’entrata. Un evento, quello organizzato dalle associazioni delle Consulte di Canegrate, decisamente partecipato che si è tenuto domenica 12 settembre nei giardini della Contrada Baggina.
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Numeri importanti ai quali si aggiungono i «tantissimi bimbi, attratti dagli spettacoli e dalle attività da sperimentare, sino a sfiorare i mille attori di una giornata gioiosa, tutta accompagnata dalla musica de Gli Spaesati – fa sapere l’assessore Edoardo Zambon -. Sin dall’apertura i visitatori hanno affollato gli stand delle associazioni e dopo le 17 è stato un susseguirsi di eventi: dimostrazioni di Karate ShinKen e Pole Dance Limitless; spettacolo di magia per i più piccoli capace di stupire i grandi; premiazione di atleti della Pallavolo distintisi anche nello studio; esibizione di Intensity Cheer & Dance».
Dopo la cena solidale si è esibito il Corpo Musicale Cittadino: per loro è stata la prima esibizione in pubblico dall’inizio della pandemia a oggi. Il sindaco Roberto Colombo, accompagnato dal vicesindaco Matteo Modica e dai capigruppo Conti e Pessoni, ha infine presentato una targa che sarà collocata all’ingresso del municipio. Un segno voluto per sottolineare che nella volontà di tutti questo è l’inizio di nuovi e migliori tempi, la posa della targa coinciderà con il distacco dello striscione che per quasi due anni ha rappresentato la speranza di uscire bene dalla crisi – afferma il primo cittadino -. Ora è il momento di farlo, con l’entusiasmo e la voglia di fare visti alla festa, senza mai dimenticare il rispetto dell’altro (senso di ogni regola) e il valore della comunità, perché mai nessuno si salva da solo».
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