La legnanese Anna Maria Ricco è tra le 50 donne più influenti in Italia ( italy.inspiringfifty.org.) per le professioni in campo Stem, quello delle discipline scientifiche e digitali.

Un riconoscimento importante che corona una lunga carriera e che vuole essere soprattutto un esempio per le nuove generazioni dimostrando che con «tanto studio, curiosità e anche un pò di coraggio» è possibile ricoprire ruoli tipicamente occupati da uomini portando competenze e innovazione all’apice di importanti organizzazioni.

Nata e cresciuta in una famiglia di matematici, Anna Maria Ricco ha seguito la loro strada ma con la volontà di applicare quanto studiato in ambiti pratici. Per questo dopo avere frequentato il liceo Tosi di Busto Arsizio ha scelto la facoltà di informatica intuendone gli enormi sviluppi e opportunità. Ha lavorato come consulente per un’importante società di consulenza tecnologica per l’innovazione, ha ricoperto ruoli prestigiosi in istituti bancari e oggi è Chief Operating Officer di AXA Italia, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione, l’ammodernamento e la semplificazione dell’azienda.

Anna Maria Ricco non si definisce femminista ma è convinta che in tutti i campi, compreso quello delle discipline scientifiche e digitali, occorra un giusto mix di genere e di competenze: «Ho sempre lavorato con tanti uomini e fortunatamente non sono mai stata ostacolata, anche i miei capi sono stati importanti mentoring – racconta -. Alle ragazze che scelgono queste professioni consiglio di mettersi sempre in gioco, di cogliere nuove sfide con coraggio e umiltà consapevoli che non si deve mai smettere di studiare». Per una donna fare carriera è più complicato?: «Anche io ho dovuto fare sacrifici per conciliare vita lavorativa e familiare ma sono stata aiutata e supportata da genitori e marito, che ringrazio. Bisogna cercare di non trascurare la famiglia trovando un giusto equilibrio tra i diversi impegni, ma credo che   un lavoro che porta soddisfazioni faccia stare bene tutti e sia un esempio anche per i figli. Le donne poi, hanno spiccate doti di multitasking e per attitudine sono in grado di integrare più attività rispetto ai colleghi maschi».

L’obiettivo di «Inspiring Fifty», le 50 donne più influenti selezionate in Italia nell’ambito dell’iniziativa europea lanciata in Olanda nel 2015 dalle imprenditrici digitali Janneke Niessen e Joelle Frijters, è anche quello di dare visibilità a figure femminili che ricoprono ruoli importanti in campo scientifico e tecnologico partendo dal dato che in Italia appena il 18,9% delle laureate ha scelto discipline scientifiche, matematiche e tecnologiche. E le esperte in posizioni apicali non arrivano al 40%. Tra i fattori – come ha spiegato il Corriere della Sera in un servizio dedicato –  anche la mancanza di punti di riferimento. Da qui il motto «If she can see it, she can be it». Ovvero: se può vederla, può anche diventare come lei, scelto per «Inspiring Fifty».

QUI IL PROFILO DI ANNA MARIA RICCO