La puzza in Valle Olona non viene dal depuratore e la soluzione non è vicina
Si chiude lo studio D-Noses del Politecnico e l'unica certezza è che l'odore non proviene dall'impianto di Olgiate Olona (che verrà completamente rinnovato). Nuova indagine negli scarichi
La soluzione del problema delle puzze tra Olgiate Olona, Marnate e Castellanza non è ancora stata individuata ma le tre amministrazioni comunali, insieme ad Alfa, non intendono arrendersi e annunciano un nuovo progetto per identificare la sostanza che crea l’odore acre. Si passerà dal dove al che cosa.
Il tavolo tecnico per trovare una soluzione al problema delle molestie olfattive lungo il fiume Olona si è riunito nuovamente lo scorso martedì 20 luglio con la partecipazione del Politecnico di Milano, della società Alfa, società pubblica che gestisce il Servizio Idrico Integrato della Provincia di Varese ed in particolare il depuratore di Olgiate Olona, e ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente.
Durante l’incontro ad Alfa in particolare è stata richiesta una relazione sul depuratore di Olgiate Olona che gestisce dal 1° novembre dello scorso anno. Alfa ha comunicato che già le prime ricognizioni eseguite sull’impianto hanno evidenziato diverse criticità, in parte “fisiologiche”, dovute cioè alla vetustà delle strutture, e in parte determinate da carenze e mancati investimenti delle precedenti gestioni.
Il revamping del depuratore
Per questa ragione Alfa ha previsto importanti interventi sull’impianto che porteranno ad un completo revamping dell’impianto e che hanno l’obiettivo di superare, entro il 2025, tutte le infrazioni comunitarie che gravano sul sistema fognario e della depurazione delle acque reflue provinciali.
Per il depuratore di Olgiate Olona l’investimento previsto è di oltre 8.000.000 di euro. Stanti i limiti strutturali dell’impianto, il personale di Alfa è comunque costantemente attivo, in operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzate a massimizzare le rese dell’impianto indipendentemente dal suo stato conservativo.
Iniziati i lavori per il trattamento dell’aria esausta
Alfa ha, inoltre, provveduto fin da subito a bandire la gara di appalto per l’esecuzione dei lavori di rimessa in funzione del sistema di captazione e trattamento dell’aria esausta proveniente dai locali chiusi dell’impianto. Tale sistema era stato infatti trovato, al momento del subentro, in disuso e non funzionante. La gara di appalto si è già chiusa e i lavori, per un investimento di 300.000 euro, hanno avuto inizio lo scorso mese di giugno.
Gli odori iniziano fuori dal depuratore
In merito al tema delle molestie olfattive, è evidente che il problema non risiede nel funzionamento del depuratore, in quanto i miasmi provengono dalla zona delle acque in ingresso. Ciononostante, Alfa ha deciso di andare a fondo nella ricerca delle cause che generano gli odori con lo scopo di porre definitivamente termine a questa situazione che crea così tanti disagi ai cittadini. Questo andando anche al di là delle proprie competenze e investendo importanti risorse.
Dal dove al che cosa
Terminato lo studio commissionato al Politecnico di Milano – i cui risultati sono stati esposti nel corso della riunione – che ricercava “dove” erano gli odori, Alfa ha quindi deciso di affidare, sempre al Politecnico di Milano, un ulteriore incarico per ricercare “come si chiama” la o le sostanze che determinano la presenza degli odori all’ingresso dell’impianto e definirne la strategia di rimozione. L’incarico prevede specifiche analisi olfattometriche e chimiche che cercheranno di identificare le sostanze maleodoranti nell’aria e nelle acque fognarie e determinarne la provenienza.
Il depuratore di Olgiate Olona riceve i reflui di molte aziende
È necessario inoltre specificare che il depuratore di Olgiate Olona, rispetto a tutti gli altri depuratori attivi in provincia, tratta una quantità di reflui idrici industriali decisamente superiore. Per questa ragione e per la peculiarità dei cattivi odori presenti nella zona, del tutto dissimili rispetto a quelli che si possono percepire talvolta nelle vicinanze e all’interno di un qualsiasi altro impianto di depurazione, è logico supporre che le molestie olfattive siano causate da una o più sostanze, o da un mix tra esse, provenienti dalle acque di scarto dei processi produttivi.
Una valutazione tossicologica dei miasmi, se ne occuperà il Politecnico
Ciò è supportato anche dallo studio del Politecnico, il quale ha messo in luce che le acque in uscita dall’impianto “non puzzano” e infatti le analisi chimiche svolte sulle stesse non evidenziano la presenza di inquinanti che possano essere la causa del problema. Infine, occorre ricordare che non vi è una correlazione diretta fra la presenza di odori ed eventuali condizioni di tossicità per la salute umana. A tal proposito, il Politecnico conferma di effettuare una valutazione tossicologica preliminare sui campioni prelevati in corrispondenza delle sorgenti odorigene al fine di garantire la sicurezza degli esaminatori coinvolti nelle analisi.
«Siamo consapevoli del disagio dei nostri cittadini e siamo solidali con loro perché lo viviamo noi stessi – hanno dichiarato al termine dell’incontro Mirella Cerini, Sindaco di Castellanza, Maria Elisabetta Galli, Sindaco di Marnate, Giovanni Montano, Sindaco di Olgiate Olona – e assicuriamo che da parte nostra faremo tutto il necessario per arrivare a una soluzione. Abbiamo chiesto al tavolo tecnico di poter giungere al più presto ad una conclusione delle ricerche che portino alla individuazione della/delle cause onde individuare le soluzioni da adottare. Oltre al coinvolgimento di Politecnico, Alfa e Arpa, abbiamo sollecitato anche ATS, che non era presente al tavolo, con una lettera chiedendo di avere un report sull’eventuale impatto di queste esalazioni sulla salute dei cittadini. Infine, abbiamo chiesto al Politecnico di condividere le risultanze dello studio con i cittadini in conferenza pubblica ed anche ad Ats di organizzare incontro pubblico per divulgare le proprie conclusioni».
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