L’arte del legnanese Tiziano Colombo colora la terapia intensiva pediatrica dell’ospedale Del Ponte
L'artista legnanese Tiziano Colombo, insieme alla collega bustocca Elena Colombo, ha decorato pareti e arredi della terapia intensiva pediatrica dell'Ospedale Del Ponte di Varese
Ci sono i colori della terra dei laghi. Il verde delle Prealpi, l’azzurro del cielo e dei bacini lacustri. E c’è anche un anatroccolo di nome TIP che ha iniziato a spiccare il suo volo. La bellezza naturale che sta fuori è entrata nella terapia intensiva pediatrica ostetrico-ginecologica dell’ospedale Del Ponte, grazie alla sensibilità della fondazione “Il ponte del sorriso”, e porta la firma dell’artista legnanese Tiziano Colombo e della collega bustocca Elena Colombo.
La onlus “Il ponte del sorriso” da oltre vent’anni ha sposato un progetto che proietta l’ospedale pediatrico di Varese tra le istituzioni sanitarie italiane all’avanguardia, scelta che si è tradotta in donazioni importanti per realizzare strutture con una visione nuova che fa leva sul concetto dell’arte che cura. E nel caso della terapia intensiva pediatrica, come dicevamo, sono stati due artisti professionisti, Tiziano Colombo di Legnano ed Elena Colombo di Busto Arsizio, a realizzare questa idea.
«Arte é capacità di emozionare e in ciò risiede il suo grande potenziale creativo e trasformativo – spiegano i due artisti -. Ci piace un’arte non solo in vetrina, confinata ad ambiti fuori dall’ordinario o accessibile a pochi eletti, bensì presente nella quotidianità della vita più vera. Ci piacerebbe soprattutto che questa arte potesse aiutare chi sta vivendo una quotidianità faticosa e dolorosa. “L’arte che cura: due pittori in corsia” é il nostro progetto per portare l’arte in quei luoghi dove le persone si sentono fragili e possono trarre giovamento da uno sguardo alla bellezza. Con pennello, colori e fantasia personalizziamo spazi ospedalieri e non solo (ospedali, ambulatori, cliniche, centri diagnostici, centri di riabilitazione, RSA) per creare ambienti piacevoli e accoglienti che alleggeriscono l’animo sofferente di persone malate e alleviano la fatica di famigliari e operatori sanitari che le accompagnano quotidianamente nel loro cammino di malattia e cura. Travestiamo le pareti con immagini di realismo fantasioso che aprono lo spazio e danno un respiro diverso. Le possibilità sono tante e si adattano alle diverse situazioni e richieste».
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