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Sblocco licenziamenti, Cgil Legnano: «Pronti a monitorare le aziende e a riformare gli ammortizzatori sociali»

Scade il "Blocco licenziamenti" e i sindacati con il governo sono arrivati ad un accordo: il blocco dei licenziamenti resterà solo per l'industria tessile, della moda e il settore calzaturiero

cgil ticino olona

Oggi, 30 giugno, scade il “Blocco licenziamenti” e i sindacati con il governo sono arrivati ad un accordo: il blocco dei licenziamenti resterà solo per l’industria tessile, della moda e per il settore calzaturiero. Una buona notizia per l’Alto Milanese che, come ha precisato in giornata il segretario della Cgil Ticino Olona, Mario Principe, presenta numerose realtà del manifatturiero. Nel contempo le parti sociali alla luce della soluzione proposta dal Governo si impegneranno a raccomandare a tutte le altre aziende l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che «la legislazione vigente e il dl in approvazione prevedono».

Per il segretario della Cgil locale l’intesa raggiunta a Palazzo Chigi con il Governo è «un risultato importante, frutto della mobilitazione che c’è stata sabato. Ci eravamo impegnati per questo e oggi il risultato c’è. Dal primo luglio, oltre al blocco selettivo del tessile, che guardando al nostro territorio lo ritengo un provvedimento importante, l’impegno è quello di utilizzare prima la cassa integrazione ordinaria, laddove ci fossero problemi organizzativi anziché ricorrere ai licenziamenti».

L’intesa nel dettaglio

Il blocco dei licenziamenti resterà ancora solo per l’industria tessile, della moda e il settore calzaturiero. Sono previste  13 settimane di cassa integrazione gratuita per tutte le aziende che hanno tavoli di crisi aziendali aperti al ministero dello Sviluppo economico, nelle Regioni e nelle Prefetture: niente licenziamenti se non dopo aver consumato la nuova dotazione.

Nel testo dell’accordo c’è un impegno a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente e il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro.

C’è un  impegno, sulla base di principi condivisi, a una rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all’avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua. L’accordo verrà affiancato anche dall’istituzione di un tavolo di monitoraggio a Palazzo Chigi sull’evoluzione della situazione occupazionale nel Paese e per verificare e affrontare ogni rischio di emergenze sociali.

«Siamo di fronte ad un passo in avanti importante, l’alternativa era lo sblocco dei licenziamenti indiscriminato, a parte il settore tessile e moda – spiega Principe -. Ora si tratta di monitorare quale sarà l’approccio delle imprese a partire da domani 1 luglio, e riformare rapidamente gli ammortizzatori sociali, con una forte caratterizzazione sulle politiche attive, vero strumento che consentirà di aumentare l’occupabilità di chi prede il posto di lavoro per ricollocarsi più rapidamente nel mondo del lavoro».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Giugno 2021
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