Oncologia di Legnano in festa per il pensionamento di Luoni e Tocci
Entrambi specialisti in Ematologia e Oncologia Medica, hanno raggiungono il loro pensionamento dopo 35 anni di “militanza” all’Ospedale di Legnano
Medici e infermieri dell’Oncologia dell’Ospedale di Legnano in festa per il pensionamento del dottor Marco Luoni e del dottor Antonio Tocci . Entrambi specialisti in Ematologia e Oncologia Medica, hanno raggiungono il loro pensionamento dopo 35 anni di “militanza” all’Ospedale di Legnano. Due “protagonisti” nella storia dell’Oncologia di Legnano istituita nel 2002.
Il momento di festa (in sicurezza) si è svolto nei giorni scorsi ed ha visto la partecipazione di diversi colleghi. I due medici sono stati inizialmente nella divisione di Medicina diretta dal prof. Cassi negli anni ottanta e novanta dove hanno affinato la loro preparazione alla nuova disciplina negli ambulatori di Ematologia Oncologica e di Oncologia della stessa Medicina. Dal 2000 la divisione di Medicina Generale con il nuovo primario prof. Mazzone, si è evoluta e si è specializzata, e dagli ambulatori oncologici nel 2002 si è costituita l’Unità Operativa Complessa di Oncologia diventata poi entità autonoma nel 2006 con il nuovo direttore dr. Fava. I due medici cono entrati a pieno titolo a far parte dell’organico della nuova Oncologia dedicandosi completamente alla cura dei tumori vivendo e rappresentando la straordinaria evoluzione delle cure Oncologiche degli ultimi vent’anni.
«Luoni e Tocci sono stati per 35 anni protagonisti attivi dell’Oncologia di Legnano specializzandosi in settori diversi, diventando per i pazienti un sicuro e affidabile punto di riferimento – spiega il dottor Sergio Fava direttore Oncologia Legnano -. Si sono distinti oltre che per la competenza, per lo spessore umano dimostrato alle centinaia di pazienti che hanno beneficiato delle loro cure. Dedizione, competenza, umanità, spirito di servizio, ne hanno fatto una vera e propria eccellenza tra gli specialisti che hanno dedicato la loro vita professionale all’Ospedale di Legnano e all’Azienda Socio Sanitaria Ovest Milanese».
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