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Fragilità ed educazione, Fondazione Ticino Olona ha attivato progetti per 500mila euro

Pubblicati sul sito della fondazione tutti i progetti approvati nell'ambito dei primi due bandi del 2021

salvatore forte

Sostegno alle fragilità, educazione e conciliazione familiare. Nel 2021 Fondazione Ticino Olona ha attivato progetti – 39 quelli relativi ai primi due bandi del 2021 approvati dal consiglio di amministrazione della fondazione – per un valore di 500mila euro sostenendo la ripresa.  «Speriamo che con essi stia iniziando finalmente un tempo che, se non proprio post pandemico, stia correndo verso il dopo», è quindi la speranza del presidente della Fondazione, Salvatore Forte che aveva presentato i bandi «con la volontà di dare un’occasione di ripartenza agli enti del terzo settore, alle associazioni senza scopo di lucro, alle cooperative sociali e alle parrocchie con gli oratori». «Oggi – afferma Forte – con l’approvazione, nella seduta del CdA del 22 giugno u.s., di 24 progetti (su 26 presentati) relativi al
primo bando e di 13 progetti approvati (su 13 presentati) relativi al secondo bando, possiamo dire che siamo ripartiti».

«L’investimento complessivo della Fondazione, in questa prima fase – precisa il presidente –  è stato di 244.900,00 euro, il che vuol dire che sul territorio si stanno attivando progetti per un valore totale che sfiora i 500 mila euro. Vuol dire rimettere in moto risorse umane e finanziarie, energie, sogni e realtà che fanno parte del quotidiano di tantissimi volontari e professionisti che dedicano tempo a chi ha bisogno, a chi è meno fortunato di noi, a chi può trovare un’occasione di riscatto e, appunto, a tutte le occasioni di ripartenza».

Relativamente al territorio di competenza della Fondazione 16 progetti riguardano l’ambito territoriale del legnanese, 7 quello del castanese, 7 quello del magentino e 6 l’ambito dell’abbiatense. Un solo progetto riguarda l’intero territorio del Ticino Olona, è proposto da AISM onlus per azioni a favore degli ammalati di sclerosi multipla con l’obiettivo di porre rimedio alle molteplici difficoltà nei percorsi di cura, lavoro, vita e relazione tra malati causate dalla pandemia che ha completamente modificato il contesto in cui ci si muoveva prima della stessa.

Sul sito della fondazione sono elencati tutti i progetti approvati con una sintetica descrizione dell’oggetto, dei soggetti coinvolti, delle azioni previste e degli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Solo due progetti non sono stati ammessi. Uno perché riguardava azioni da compiere fuori dal territorio di competenza della nostra fondazione; l’altro perché rispondeva più a una tematica di tipo culturale che non a quelle oggetto dei due bandi (i promotori però sono stati invitati, se vogliono, a ripresentare il progetto sul prossimo bando che molto probabilmente riguarderà anche la tematica culturale).

«La decisione del consiglio è stato di non escludere nessuno dal contributo pur avendo, come al solito, stilato una graduatoria di validità dei progetti presentati. Necessariamente – sottolinea Forte –  questo ha comportato una diminuzione del contributo assegnabile, soprattutto per gli oratori che è difficilissimo siano esclusi in considerazione del lodevole lavoro che svolgono di sussistenza a favore di giovani e adolescenti sia durante il tempo scuola sia durante il tempo estivo. Sappiamo però che il mondo del volontariato è capace di ottimizzare anche il poco perché, mi verrebbe da dire, che il volontario è come un soldato e “un soldato si adatta a tutto, a scaldarsi con niente, a sfamarsi con un pugno di mosche” come dice un personaggio dell’impegnativo romanzo di W. Grossman, Vita e destino: un’immagine che mi è sempre rimasta impressa e mi è sempre sembrata una metafora della caparbietà del volontario. Però questa decisione di riduzione del contributo riporta in primo piano l’annoso problema delle risorse disponibili per la comunità che sono sempre inferiori alle richieste. Forse questo divario sarà destinato ad aumentare quando dovremo pagare anche lo scotto dell’emergenza economica causata dalla pandemia. Un’emergenza che potrebbe palesarsi nei prossimi mesi. Da qui l’invito a tutta la nostra comunità a sostenere a sua volta la Fondazione perché sostenere la fondazione è sostenere direttamente il territorio. Insomma un invito a continuare a essere generosi come lo siamo stati in questi lunghi mesi di cattività».

Intanto che partono i progetti dei primi due bandi si sta per chiudere l’iter di approvazione di quelli presentanti nell’ambito del Fondo povertà e nel giro di qualche giorno – conclude Forte – dovrebbero attivarsi azioni importanti per continuare lo sforzo finalizzato a vedere la famosa luce in fondo al tunnel.

Previsto un incontro pubblico nel mese di settembre per illustrare i progetti selezionati e invitare la collettività ad adottarne uno o tutti.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Giugno 2021
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