Sindacati: «La posizione di ASM Magenta mette a rischio 8 famiglie»
Sindacati: «Abbiamo proclamato lo stato di agitazione perché è inaccettabile che otto lavoratori, dopo oltre dieci anni al servizio del decoro e dell’igiene urbana del Comune di Sedriano perdano il posto di lavoro»
«La posizione di ASM Magenta mette a rischio 8 famiglie». Ne sono certi i rappresentanti sindacali di Uiltrasporti con Fit Cisl e Fp Cgil Ticino Olona che hanno proclamato lo stato di agitazione martedì 15 giugno dalle 9.30 alle 12.00 davanti la sede di ASM di via Crivelli a Magenta.
«Nel febbraio 2021 il Comune di Sedriano ha affidato ad ASM Magenta in house providing il servizio di igiene urbana ad oggi in appalto ad una cooperativa – spiegano i sindacalisti -. In vista della cessazione dell’appalto, a partire dal mese di agosto 2021, la società uscente e le organizzazioni sindacali hanno chiesto, l’attivazione delle procedure previste dai CCNL dell’Igiene ambientale per il passaggio diretto dei lavoratori ad ASM. Lo scorso 14 maggio ASM ha convocato le Parti sociali, alla presenza del sindaco di Sedriano, per comunicare che non intendeva applicare l’art. 6 del CCNL Utilitalia, che garantisce il passaggio diretto dei lavoratori in forza. Condanniamo nel metodo e nel merito il maldestro tentativo di ASM di trincerarsi dietro pareri legali secondo cui, essendo una municipalizzata, la stessa sia obbligata ad assunzione tramite procedure ad evidenza pubblica. Abbiamo trasmesso ad ASM ed al Comune di Sedriano diversi accordi stipulati in Lombardia e su tutto il territorio nazionale ai sensi del citato art. 6, così come dell’art. 2112 c.c., a garanzia del principio di tutela del posto di lavoro e della continuità retributiva, dove l’applicazione di tali norme non è mai stata messa in discussione».
«Abbiamo proclamato lo stato di agitazione perché è inaccettabile che otto lavoratori, dopo oltre dieci anni al servizio del decoro e dell’igiene urbana del Comune di Sedriano perdano il posto di lavoro – commentano i sindacalisti -. Riteniamo che salvaguardare la stabilità occupazionale ed i diritti dei lavoratori garantendo l’esigibilità del CCNL e delle norme dell’ordinamento italiano e comunitario sul trasferimento d’azienda sia prioritario e più improntato al rispetto dei principi di trasparenza e correttezza piuttosto che adottare senza scrupolo soluzioni che mettono a rischio 8 lavoratori e la dignità delle loro famiglie».
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