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Busto Garolfo, bandiere a mezz’asta per le vittime dell’incidente al Mottarone

Bandiere a mezz'asta a Busto Garolfo in segno di cordoglio per le vittime dell'incidente al Mottarone e di vicinanza ai loro familiari e amici

Generica 2020

Bandiere a mezz’asta a Busto Garolfo in segno di cordoglio per le vittime dell’incidente al Mottarone di domenica 23 maggio, quando intorno alle 12.30 una cabina della funivia che collega Stresa al monte Mottarone è caduta mentre trasportava 15 persone causando 14 morti. Lotta ancora tra la vita e la morte l’unico superstite, un bambino di cinque anni ricoverato in rianimazione all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino in prognosi riservata dopo un lungo intervento chirurgico.

«In questa grigia e triste mattina Busto Garolfo espone le bandiere a mezz’asta in segno di cordoglio per le vittime del tragico incidente della funivia del Mottarone, ed esprime vicinanza ai loro familiari e amici – spiega il sindaco, Susanna Biondi -. Il nostro pensiero va al piccolo Eitan nella speranza che almeno lui possa salvarsi».

L’impianto di risalita, che collega Stresa alla stazione intermedia di Alpino e poi da lì prosegue a Mottarone, è composto da due cabine che si muovono in direzione alternata, ognuna delle quali può trasportare un massimo di 40 persone. L’incidente ha interessato la seconda sezione della funivia, a circa 100 metri dalla stazione di arrivo: la cabina è scivolata all’indietro schiantandosi a grande velocità contro l’ultimo pilone della funivia e poi cadendo da circa 20 metri di altezza in una zona impervia, che ha complicato le operazioni di soccorso.

Entrato in funzione il 1° agosto 1970 e poi chiuso nel 2014 per garantirne una revisione generale, l’impianto di risalita era stato nuovamente inaugurato il 13 agosto 2016. La funivia era stata riaperta proprio lo scorso fine settimana dopo il periodo di chiusura dovuta alle restrizioni adottate per fermare la pandemia da Covid-19. Ora la procura di Verbania ha disposto il sequestro dell’impianto e ha aperto un’inchiesta sulle cause dell’incidente, ipotizzando i reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. A breve la procura potrebbe procedere anche alle prime iscrizioni nel registro degli indagati per consentire gli accertamenti irripetibili che richiedono la presenza dei consulenti di parte. Anche il Ministero delle Infrastrutture ha istituito una commissione di inchiesta.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Maggio 2021
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