A Busto Garolfo parte l’iter per la variante al piano di governo del territorio
La variante al PGT sarà ispirata alla riduzione del consumo di suolo, alla rigenerazione urbana e all'integrazione tra residenza, servizi e commercio nel centro storico
Al via a Busto Garolfo l’iter per la variante al piano di governo del territorio. L’iter, avviato nei giorni scorsi dalla giunta Biondi, consegnerà al paese uno strumento urbanistico aggiornato rispetto alle nuove normative e introdurrà un nuovo documento di piano, che sostituirà quello entrato in vigore il 28 maggio 2014 e ormai scaduto.
Quattro i capisaldi che guideranno la stesura della variante. In primis la riduzione del consumo di suolo: Palazzo Molteni intende infatti impegnarsi per la limitazione, mitigazione o compensazione del consumo di suolo, con particolare attenzione alla tutela dei terreni agricoli e boschivi, andando anche oltre le soglie di riduzione del consumo di suolo definite dai criteri del Piano Territoriale Regionale per il 2025». Poi la rigenerazione urbana, attraverso la quale l’amministrazione punta alla riqualificazione del centro storico e delle aree industriali, quelle dismesse in testa.
La variante al piano di governo del territorio punterà anche su agibilità e vivibilità «per tutte le fasce d’età e per tutti i gruppi di popolazione, prestando particolare attenzione alle situazioni di maggiore fragilità e alle necessità di chi, come i bambini, ha esigenze specifiche di gioco, di socialità, di spazi verdi, di fruibilità e di sicurezza rispetto ai pericoli del traffico, di chi, come i ragazzi, chiede spazi di aggregazione propri non formalmente strutturati e organizzati e di chi, come i cittadini con disabilità, è sfavorito dalla presenza di barriere architettoniche».
Infine, tra gli obiettivi della revisione dello strumento urbanistico c’è una maggiore integrazione tra residenza, servizi e commercio nel centro storico: in quest’ottica «verrà data particolare attenzione alla mobilità cittadina, valorizzandone la sostenibilità, senza tralasciare la necessità di spazi adibiti a parcheggio» e «nella pianificazione del centro storico verrà dato risalto alle attività commerciali effettivamente necessarie, valorizzando soprattutto quelle che ne accrescono il pregio urbanistico. Allo stesso modo, sul piano residenziale, verrà data priorità al recupero e alla riqualificazione delle aree cortilizie favorendone poi l’effettiva fruizione a scopo abitativo».
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