Incidenti in Lombardia: ogni lunedì arrivano in media 14.589 persone nei pronto soccorsi
De Corato: «Gli incidenti stradali costituiscono una voce non trascurabile nel bilancio delle spese sanitarie». Il costo di ricovero medio è pari a 5.290 euro
Il giorno più “nero” per i pronto soccorso della Lombardia è il lunedì, proprio perchè vengono registrati più feriti rimasti coinvolti in incidenti stradali. Secondo lo studio PoliS Lombardia in generale gli Ospedali accolgono in media 14.589 pazienti tutti i lunedì.
Un dato rilevante emerso durante il webinar online su ‘Incidenti stradali in Lombardia: i costi sanitari’ al quale ha partecipato anche l’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale di Regione Lombardia, Riccardo De Corato che ha commentato: «Gli incidenti stradali costituiscono una voce non trascurabile nel bilancio delle spese sanitarie, somme che potrebbero e dovrebbero essere ridotte sensibilmente costo a carico di Regione Lombardia è stato di oltre 46 milioni di euro nel 2019».
Secondo lo studio nel 2019 il numero di accessi in pronto soccorso è stato di 97.459 persone di cui 6.296 ricoverate. Il costo di ricovero medio è pari a 5.290 euro. Il 98,4% delle persone che si recano al pronto soccorso in seguito ad incidente stradale è italiane, l’1% è composto da cittadini europei, lo 0,2% africano, mentre lo 0,3% è formato da americani, asiatici e oceanici. In generale in Lombardia le diagnosi con le più alte percentuali di ricovero riguradano le fratture di parti del femore o del collo del femore e della tibia, del perone e dell’omero.
«Se il numero di incidenti diminuisce – ha aggiunto De Corato – anche le spese per le cure potranno calare. La cooperazione può essere il fattore vincente nel trovare le giuste soluzioni per i problemi di sicurezza stradale che ancora gravano sulla rete stradale lombarda. Gli obiettivi di riduzione dell’incidentalità stradale a livello internazionale sono ambiziosi e prevedono, entro il 2030, il dimezzamento delle vittime e quello dei feriti gravi rispetto ai dati 2020. Per la Lombardia, significa dover ridurre i decessi di circa 200 unità e i feriti di alcune migliaia. È evidente che non sarà possibile raggiungere un risultato così importante se non ci sarà un’ampia cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti nel processo di miglioramento della sicurezza stradale. Il mio augurio è dunque che le diverse realtà operanti nel contrasto dell’incidentalità stradale possano cooperare sempre di più tra loro e raggiungere insieme questi obiettivi».
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