Rescaldina, la “Barca dell’Accoglienza” si veste a nuovo con i ritratti di 926 bambini
Le strisce di compensato che rivestivano la barca sono state sostituite con 926 autoritratti realizzati da bambino e ragazzi di asilo nido, scuole e Centro Diurno Disabili
Nuova veste per la “Barca dell’Accoglienza” di Rescaldina, l’opera che da novembre 2019 fa bella mostra di sé nel Bosco della Pace grazie al lavoro di 800 giovani e giovanissimi studenti delle scuole del paese e dei ragazzi del Centro Diurno Disabili, che hanno decorato con i loro disegni e i loro messaggi la struttura di legnano lunga 7 metri, alta 2 e larga 2,5.
Ad oltre un anno dal “varo” metaforico della barca, che ad agosto dello scorso anno era stata danneggiata da un atto vandalico, con un successivo ulteriore peggioramento della situazione dovuta alle intemperie, le strisce di compensato che rivestivano la barca sono state sostituite con 926 autoritratti, realizzati ancora una volta dai bimbi dell’asilo nido, da bambini e ragazzi delle scuole di Rescalda e di Rescaldina e dai ragazzi che frequentano il Centro Diurno Disabili.
«Uno scarabocchio tondo: il volto. Due segni tondi: due occhi. Un punto per il naso, una linea curva per la bocca: “Eccomi” pensa il bambino, “sono io e mi rappresento… e sulla barca ci sono anch’io!” – spiega l’associazione culturale ArticoloNove, che ormai quasi due anni fa aveva promosso il progetto e oggi, con il contributo del comune, si è occupata del restyling -. Ci sono volti di bambini di tutti i tipi, di tutti i colori, di tutte le forme. Volti con gli occhiali, con i capelli lunghi o corti, bambine con le trecce e col naso all’insù… Volti felici, allegri e sorridenti, altri più pensierosi, altri audaci, ma tutti quanti simpatici. I ritratti, come scriveva Van Gogh, hanno qualcosa in più del vero, contengono una rivelazione».
«Questi autoritratti, così accuratamente disegnati e molto espressivi, comunicano il voler esserci, l’intenzione di “esistere”, la propensione a partecipare nella comunità – aggiunge l’associazione -. E navigare sulla barca, una grande “BarcaRitratti”, verso gli emarginati, gli ultimi, gli invisibili, verso le persone disprezzate, significa far nascere amore nel mondo. Questo nuovo messaggio, ancora una volta sarà un prezioso segno di speranza contro l’odio e l’indifferenza, affinché gli ideali di pace, fraternità, dialogo, accoglienza e libertà diventino realtà di oggi e di domani. Un grande grazie a tutti i bambini che hanno partecipato con il loro autoritratto e alle loro insegnanti».
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