Limiti di esposizione all’elettromagnetismo, Legambiente Nerviano scrive al consiglio comunale
Legambiente Nerviano ha scritto ai consiglieri comunali per chiedere loro di prendere posizione contro l'innalzamento dei limiti di esposizione all'elettrosmog
Approda tra i banchi del consiglio comunale di Nerviano la campagna del circolo cittadini di Legambiente contro l’aumento dei limiti di esposizione all’elettromagnetismo, avviata nelle scorse settimane sulla scia dell’iniziativa promossa a livello nazionale dal Cigno Verde per raccogliere firme per una petizione rivolta al Governo e al Parlamento nella quale si chiede che gli attuali limiti di esposizione non vengano cambiati.
Legambiente Nerviano, infatti, ha deciso di scrivere ai consiglieri comunali per chiedere loro di «pronunciarsi contro l’innalzamento dei limiti di esposizione, esprimendo preoccupazione in caso vengano approvati e dandone comunicazione al Governo italiano». «Lo scorso 24 marzo la commissione parlamentare competente ha espresso parere favorevole all’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici dagli attuali 6 volt al metro a 61 volt al metro – si legge nella missiva inviata dal Cigno Verde ai consiglieri comunali -. Il limite attuale pone la legislazione italiana tra le più avanzate a tutela della salute dei cittadini contro l’elettrosmog. Ci preme sottolineare che il limite dei 6 volt al metro non pregiudicherebbe l’uso della tecnologia, mentre l’aumento a 61 volt al metro andrebbe solo a vantaggio economico dei gestori telefonici e a possibile danno della salute. Non vi è quindi un pregiudizio aprioristico sulla tecnologia 5G, ma la consapevolezza che i limiti attuali sono la miglior garanzia per la riduzione del danno a tutela della salute».
Non solo: il circolo cittadini di Legambiente ha anche suggerito all’amministrazione di «dotarsi di un regolamento specifico per disciplinare la presenza e l’installazione di antenne per telecomunicazioni nel nostro territorio» basato sui principi guida di «riduzione e controllo dell’esposizione dei luoghi sensibili e della cittadinanza in generale, nonché di tutela del paesaggio» e di far sapere alla cittadinanza «se e dove siano già installate sul territorio antenne per la trasmissione in 5G».
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