Rubata a Parabiago la statua in bronzo sulla tomba di Libero Ferrario
La dura reazione del sindaco Raffele Cucchi: "Il furto non rappresenta solo un atto irrispettoso all’interno del cimitero cittadino, ma anche irriverente rispetto all’affetto che la città dimostra tutt’oggi a questo campione"
Da qualche giorno la statua in bronzo sulla tomba di Libero Ferrario non è più al suo posto. “Si presume un furto, davvero inopportuno, che colpisce Parabiago nella sua affezione al campione del mondo di ciclismo Libero Ferrario nel 1923 a Zurigo e primo italiano a conquistare una maglia iridata”, questo il primo commento del sindaco Raffaele Cucchi alla notizia che sta agitando Parabiago tutta e non solo quella legata al mondo sportivo.
“In suo ricordo – commenta ancora Cucchi – è stato intitolato un campo sportivo, realizzato un murales che lo ritrae nel momento della vittoria e il posto d’onore all’interno del Museo Civico del Ciclismo che tra breve l’amministrazione comunale inaugurerà. Inoltre, i preparativi per i festeggiamenti del centenario della sua vittoria che si svolgeranno nel 2023, sono già in corso. Il furto, quindi, non rappresenta solo un atto irrispettoso all’interno del cimitero cittadino, ma anche irriverente rispetto all’affetto che la città dimostra tutt’oggi a questo campione”.
La dura reazione del sindaco Raffele Cucchi prosegue: “Quando mi hanno comunicato l’accaduto, non volevo credere che qualcuno sia davvero così irrispettoso dei nostri morti, innanzitutto, ma anche di chi rappresenta per la nostra città un’icona dello sport. Non ho davvero parole per esprimere tutto il nostro disappunto e anche la nostra rabbia rispetto a questo reato. Ci auguriamo che nel breve, non solo sia ritrovata la statua, ma che i colpevoli vengano individuati con le conseguenti condanne che ne derivano”.
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