Legnano anticipa la zona gialla tra passeggiate e aperitivi. L’appello della Polizia Locale
Ha creato polemiche e tensioni la "voglia di libertà" da parte dei legnanesi in un sabato primaverile che ha visto il centro riempirsi e affollarsi. L'appello alla responsabilità personale del comandante della Polizia Locale
Giornata ideale per passeggiare anche in zona arancione. Così, il centro di Legnano, oggi, sabato 17 aprile, si è riempito di ‘voglia di libertà’ da parte dei legnanesi che hanno affollato strade e piazze. Le foto confermano la correttezza di (quasi) tutti a indossare la mascherina a salvaguardia di se stessi e degli altri.
Qualche polemica è esplosa per i mancati controlli in alcuni luoghi più frequentati della città. La testimonianza di una nostra lettrice segnala, così, l’intervento, perchè sollecitato, della Polizia Locale per l’affollamento in un bar all’aperto: «Sulle panchine non ci si poteva sedere con enormi cartelli che lo segnalavano ma intorno e davanti al banco una folla che festeggiava con accompagnamento musicale. Naturalmente ho richiesto l’intervento della Polizia locale che è intervenuta. Comunque si poteva prevedere e monitorare prima… forse?».
Un altro lettore, sulla stessa linea, lancia un personale appello: «Per favore non si dica che le persone sono responsabili, che non si dica che tanto il covid non esiste. Vedendo queste cose sinceramente non si sa più in che paese siamo».
Le immagini riprese dai social hanno scatenato reazioni anche opposte e così un’altra testimonianza segnala come «alle 18 il locale è stato chiuso, le persone comunque erano distanziate, con mascherina e fuori dall’esercizio commerciale. Non facciamo polemiche inutili, siamo tutti stanchi».
Per un chiarimento sulle norme, riproponiamo l’intervento in video del dr. Daniele Ruggeri, comandante la Polizia Locale di Legnano, registrato nei giorni scorsi, dopo analoghi fatti di oggi: «Non esiste un divieto a uscire da casa. Esistono regole però da rispettare e che queste norme vengano rispettate non dipende solo dagli organi di polizia. Deve essere una questione soprattutto personale – la dichiarazione di Ruggeri -. Noi i controlli li effettuiamo, ma l’obbligo della mascherina, di non fare assembramenti, di tenere i distanziamenti deve essere un impegno, una responsabilità di ciascuno di noi».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.