Anche le scuole dell’Infanzia parrocchiali e paritarie cattoliche di Legnano aderiscono alla mobilitazione indetta per lunedì 19 aprile dalla Fondazione scuole materne autonome (FISM). L’intento è quello di chiedere un piano di investimenti concreto e adeguato di dotazione finanziaria necessaria al sostegno dell’intero comparto educativo scolastico. Perchè, come ha precisato don Marco Lodovici, parroco di San Domenico: «le scuole paritarie dal punto di vista educativo hanno il loro peso».

La mobilitazione legnanese, inoltre, vede anche il sostegno dell’amministrazione comunale. Settimana prossima, quindi, partirà una petizione online che coinvolgerà non solo gli istituti legnanesi, ma anche quelli di tutta Italia. Gli istituti collocheranno all’entrata delle sedi uno striscione a sostegno della campagna.

«L’adesione da parte di alcune scuole dell’infanzia parrocchiali e paritarie cattoliche di Legnano alla mobilitazione indetta dalla FISM è da intendersi come un richiamo forte al Governo centrale ed agli Enti regionali perché tutelino e difendano questo presidio educativo prezioso nella storia della scuola italiana, soprattutto in questo tempo di grave emergenza sanitaria, economica e sociale – spiegano i legali rappresentanti delle Scuole dell’Infanzia parrocchiali e paritarie cattoliche di Legnano -. In un contesto così precario, le parrocchie e gli istituti scolastici di ispirazione cattolica presenti sul nostro territorio ringraziano le varie amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni a Legnano perché hanno scelto, con lungimiranza, di sostenere e valorizzare le scuole dell’Infanzia parrocchiali e paritarie cattoliche della città, riconoscendone valore ed importanza per tutti i cittadini».

In questo contesto, don Lodovici ha segnalato l’importanza di un’azione immediata in quanto presto bisognerà fronteggiare gli effetti psicologici causati dall’emergenza sanitaria sui bimbi e soprattutto sugli adolescenti. Isolamento, depressione, rabbia sono solo alcuni tra i sentimenti provati dai giovani: «Ho incontrato ragazzi – spiega don Lodovici – che non hanno più voglia di far niente.  Noi abbiamo il dovere di prenderci cura della generazione del domani».