Uova di Pasqua per medici, infermieri e personale dell’Ematologia, del Day Hospital Ematologico e del Centro Trapianti dell’Ospedale San Matteo di Pavia e per i loro figli, per provare ad addolcire le prossime festività a chi ogni giorno tocca con mano la sofferenza altrui e da più di un anno deve fare i conti anche con un nuovo “nemico”, il Covid. L’iniziativa parte ancora una volta dalla onlus “Le Sfumature di Alessia”, nata nel 2020 in memoria di Alessia Stefanoni, 23enne di Dairago venuta a mancare a maggio scorso a causa di una leucemia, che nei giorni scorsi ha recapitato all’ospedale pavese ben 108 uova di Pasqua. 

Era stata proprio Alessia stessa durante i ricoveri al San Matteo a notare che al reparto avrebbe fatto comodo un aiuto e a chiedere ad amici e familiari di stare vicino al reparto che l’ha accompagnata nella sua battaglia contro la malattia per sostenere pazienti, medici ed infermieri. E così la onlus che porta il suo nome ha iniziato a fare già nei mesi scorsi, donando all’Ematologia, tra una pastoia burocratica e l’altra, tre carrelli medicali completi di saturimetro digitale, due televisioni e tre frigoriferi.

Ora il prossimo obiettivo dell’associazione è quello di riuscire a regalare al reparto anche due nuovi armadi per i farmaci. «Quando abbiamo consegnato le uova di Pasqua – spiega Sabrina Ceriotti, la mamma di Alessia – ne abbiamo approfittato per confrontarci con il personale rispetto alle loro necessità e capire di conseguenza come avremmo potuto continuare ad aiutarli. Ci hanno segnalato l’esigenza di due nuovi armadi porta-farmaci attualmente in uso, che sono ormai in pessime condizioni ma non sono ancora stati sostituiti dall’ATS nonostante le richieste. Sicuramente i fondi che abbiamo a disposizione ci permettono di acquistarne uno e in questo senso ci siamo già mossi contattando la società che ci ha fornito i carrelli medicali donati nei mesi scorsi, ma speriamo di riuscire a sostituirli entrambi».

Molto dipenderà anche dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria e dalla possibilità di organizzare eventi attraverso i quali raccogliere fondi per continuare la campagna di sostegno avviata. Nei piani della onlus, ad esempio, ci sarebbe un evento per commemorare il primo anniversario dalla scomparsa di Alessia ma fino a che la situazione epidemiologica non sarà più chiara è impossibile fare programmi.