Ai tempi della pandemia, la cicogna deve fare i conti anche con i controlli anti-Covid. Altrimenti c’è il rischio che qualche papà si perda la nascita del figlio come è successo nei giorni scorsi ad una famiglia di San Giorgio su Legnano.

La mamma, Valentina, era stata ricoverata all’Ospedale di Busto Arsizio nella mattinata di giovedì 25 marzo, in attesa della nascita del secondogenito Davide, e papà Marco, che per le misure anti-Covid non è potuto rimanere in reparto con la moglie, aspettava da casa la fatidica telefonata per raggiungerla al momento del parto. La chiamata, però, è arrivata intorno alle 2 del mattino di venerdì 26, ovvero dopo l’orario in cui scatta il coprifuoco. E se il motivo per uscire di casa dopo le 22 era più che legittimo, l’orario ha comunque indotto, altrettanto legittimamente, le Forze dell’Ordine ad un controllo.

La burocrazia e un parto quasi a tempo di record hanno fatto il resto: da una parte le lungaggini legate ai controlli e dall’altra la fretta del piccolo Davide di venire al mondo hanno fatto sì che papà Marco arrivasse in ospedale quando il suo secondo figlio era ormai già nato. E anche se la gioia di abbracciare il nuovo arrivato ha cancellato tutto il resto, ai neogenitori è rimasta una punta di rammarico per non aver potuto vivere insieme il momento. Ai tempi del Covid, del resto, succede anche questo.