Cambio tra i banchi della Lega in consiglio comunale a Nerviano: si dimette Claudio Cozzi
Cozzi, volto noto della politica nervianese, ha rassegnato le dimissioni per ragioni professionali ma non nasconde la delusione per la politica nazionale della Lega
Cambio tra i banchi della maggioranza in consiglio comunale a Nerviano. Nella prossima seduta il parlamento cittadino sarà chiamato ad approvare la surroga di Claudio Cozzi, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni: al suo posto ci sarà Giuseppe Bargozzi. Cozzi, entrato in consiglio poco più di tre anni fa dopo le dimissioni di Paolo Giubileo, è un militante della prima ora della Lega, per la quale ha anche ricoperto la carica di segretario della sezione di Nerviano e di segretario della circoscrizione di Legnano, ed è una “vecchia conoscenza” del parlamentino cittadino: a metà degli anni ’90, infatti, era stato assessore nella prima giunta guidata da Sergio Parini.
Il passo indietro dell’ormai ex consigliere è legato a ragioni professionali, ma Cozzi non nasconde che la spinta definitiva sia arrivata anche da una delusione per la politica nazionale. «Sono entrato nella Lega a 20 anni – ci spiega -, ho preso parte alla “lotta” della prima ora, quando temi caldi come Mani Pulite sono arrivati anche a Nerviano: allora c’erano sentimenti forti, si voleva cambiare il mondo. Ho sempre creduto nel cambiamento e nel federalismo, ma siamo ancora al punto di partenza: chi comanda sta a Roma e degli interessi locali si occupa ben poco, delle esigenze di noi lombardi non si parla più».
Rimane il sostegno al sindaco Massimo Cozzi («lo conosco da anni e fa un ottimo lavoro»), ma il problema per Cozzi è che«a livello locale gli amministratori possono fare poco purtroppo: certamente possono occuparsi nel migliore dei modi del loro comune, ma sui grandi temi, come ad esempio il lavoro, non hanno margine». Ed è proprio una brutta esperienza in campo professionale, la perdita del posto di lavoro, che ha aperto gli occhi definitivamente all’ex consigliere: «Il sistema non funziona, ho sperimentato in prima persona che alla fine ci si deve arrangiare ed è stata una grossa delusione. Dal mio ingresso nella Lega ad oggi è cambiato veramente poco nonostante il partito sia al governo in regione e a livello nazionale. Per un vero cambiamento serve uno spirito diverso: quella di oggi non è più la Lega che conoscevo, bisogna tornare alle origini».
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