Castellanza ricorda le vittime di mafia davanti agli immobili confiscati al boss del narcotraffico
Il palco è stato allestito davanti ai due immobili confiscati dal Tribunale di Milano ad Antonino Zappo, boss del narcotraffico, affidati a Officina Casona e Auser
Castellanza ha commemorato le vittime delle mafie con una cerimonia ristretta ma molto sentita organizzata dall’associazione Area Giovani.
Il palco è stato allestito davanti ai due immobili confiscati dal Tribunale di Milano a Antonino Zappo, boss del narcotraffico, acquisiti dal comune di Castellanza nel 2011 e assegnati tramite un bando pubblico a due realtà del terzo settore: Officina Casona, che ha aperto il laboratorio artigianale “Il Parallelo” dando lavoro a giovani, rifugiati politici e persone fragili, e Auser, i cui volontari anche in piena pandemia continuano ad aiutare chi ha più bisogno accompagnando gli anziani in ospedale e portando loro la spesa.
«Chi usa beni confiscati diventa protagonista di un processo di restituzione alla collettività di quanto le è stato tolto dalla prepotenza mafiosa – ha commentato commossa il sindaco di Castellanza, Mirella Cerini – Ed è in questo modo che la comunità partecipa ad una storia di rivincita dello Stato. Oggi inauguriamo sulle vetrine dei due immobili le vetrofanie che documentano che sono “beni confiscati alla criminalità organizzata” e credo sia un momento importantissimo».
Doveroso da amministratori pubblici anche fare memoria delle vittime innocenti delle mafie: «Leggere i nomi delle vittime – ha proseguito il primo cittadino – è un modo per non fare morire le idee testimoniate e l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce, ma anche le vite di chi si è trovato nella traiettoria di una pallottola: storie pulsanti di vita e sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione dei diritti di libertà negati. Ringrazio i giovani che hanno organizzato questa commemorazione oggi, perché la presenza dei giovani è fondamentale per non dimenticare tutto questo».
L’associazione “Area Giovani” è da tempo impegnata su queste tematiche: «Abbiamo più volte organizzato eventi per riflettere su questi temi purtroppo diffusi in tutta Italia – ha detto il presidente – e lo continuiamo a fare seguendi il messaggio del giudice Borsellino: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”, frase che ci sprona ad impegnarci per un mondo più libero».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.