Faccio seguito alla mia lettera del 2 marzo scorso. Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto l’invito alla vaccinazione per mio padre classe 1929 ,ne’ siamo riusciti ad avere una previsione, come già avevo ampiamente spiegato.
La mia non è una polemica, soprattutto in considerazione dei rallentamenti e delle complicanze intervenute, ciononostante il nostro problema rimane. Io sono sempre stata una persona rispettosa delle regole e delle precedenze perché ho un forte senso della giustizia insegnatomi dai miei genitori ma, e proprio per questo, il dubbio che oltre alle tante difficoltà ,innegabili, data la gravità della pandemia, in troppi abbiamo ritenuto legittimo ottenere il vaccino scavalcando e non rispettando i più deboli.
Io trovo che questo sia vergognoso.
Lo affermo perché sempre più persone attorno alla mia cerchia di conoscenze sono state vaccinate. Molto meno anziane di mio padre, non fragili, non particolarmente esposte e nemmeno appartenenti alle categorie più a rischio.
Mi scuso se nuovamente vi rubo del tempo ma mi è sembrato opportuno segnalare di nuovo il caso. Probabilmente uno dei tanti, purtroppo.
Cordiali saluti
Anna Lisa Rigo

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(m. tajè) – In giornata, la Regione ha diffuso una comunicazione che assicura da domani, giovedì 18 marzo, arriveranno oltre 350.000 SMS ( o con chiamata diretta) agli ultraottantenni ancora in attesa dell’appuntamento vaccinale. Lo ha assicurato il direttore dell’assessore del Welfare regionale Pavesi.