Esperienze contraddittorie per la vaccinazione anti-covid all’ospedale di Legnano
La testimonianza controversa di una lettrice in due momenti diversi per la vaccinazione di un famigliare
Buongiorno, volevo condividere la mia esperienza riguardo la somministrazione del vaccino anti Covid per gli over 80. Il 23 febbraio 2021 ho accompagnato all’ospedale di Legnano mia madre, 91 anni per la prima dose del vaccino: in tale occasione tutto si è svolto con grande precisione e puntualità: il supporto delle volontarie nella gestione organizzativa si è rivelato davvero importante e funzionale . Infatti, abbiamo lasciato l’ospedale con la piacevole sensazione di essere state trattate bene, come sempre dovrebbe accadere quando si tratta di sanità e di persone fragili.
Purtroppo, questa mattina le cose sono andate diversamente e il disagio vissuto da pazienti e accompagnatori, merita una qualche considerazione. Mi sono presentata con mia madre, per la seconda somministrazione del vaccino, ma alle 12,30 vi era una sola volontaria ad accogliere i pazienti con le relative schede anamnestiche e consenso informato. Considerato che alcuni erano sprovvisti di tale documentazione, i tempi per la compilazione si sono allungati e la “ coda” ha iniziato a crescere sempre più.
Passata questa prima fase, ho notato, purtroppo, che non vi era personale addetto per accompagnare i pazienti alle varie postazioni : infatti, con la carrozzina ho portato personalmente la mamma proprio davanti al box dove vi era la dottoressa preposta alla vaccinazione.
Non so dire , se anche il personale medico dedicato, fosse in numero inferiore rispetto alla volta precedente, ma comunque la lentezza delle procedure si è fatta sentire , al punto che quando ci siamo dirette all’uscita, una fila impressionante di persone anziane, chi in carrozzina, chi malferma sulle gambe o appoggiate al bastone, attendeva con malcelata rassegnazione il suo turno.
Maria Carla Vignati
(m. tajè) – Il disagio segnalato dalla lettrice è conosciuto allo staff, composto da volontari (sempre bene sottolineare questo aspetto), che assiste gli utenti ed è stato risolto in giornata con il trasferimento di alcune forze dal centro vaccinale al Move In di Cerro Maggiore all’ospedale di Legnano. Purtroppo, come conferma Valeria Vanossi presidente dell’associazione Il Sole nel Cuore, particolarmente impegnata in questo progetto di assistenza, continua a verificarsi il fenomeno di troppe persone che si presentano fuori orario oppure con esagerato anticipo, creando la coda che mette in difficoltà soprattutto le persone anziane. Per quanto riguarda poi l’accompagnamento dei famigliari all’interno delle varie postazioni, questo servizio viene svolto dai volontari soltanto in casi particolari e nei momenti di minor affollamento.
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