Luna Rossa vola grazie alla Eligio Re-Fraschini di Legnano
La Eligio Re Fraschini di Legnano ha prodotto per Luna Rossa, seconda alla America's Cup, tutte le appendici, dal timone alle piastre degli arm foil
A fare volare Luna Rossa, reduce dalla gara nel Golfo di Hauraki nell’America’s Cup (vinta dal team New Zealand), c’è anche il know how della Eligio Re Fraschini di Legnano che, per Luna Rossa, ha prodotto tutte le appendici, dal timone alle piastre degli arm foil.
Anche in piena pandemia l’azienda legnanese, nata nel 1943 come modelleria per fonderia e diventata negli anni una eccellenza nella industrializzazione e produzione di componenti in carbonio, con 150 dipendenti e un’età media di 33-35 anni, non ha mai smesso di mettere le proprie forze a disposizione di un grande progetto: «Abbiamo partecipato a tutte le edizioni della American’a Cup, a partire dal Moro di Venezia, e non sempre solo con italiani. La partnership con Luna Rossa – spiega Andrea Re Fraschini, figlio di Massimo Re Fraschini, alla guida dell’azienda insieme al fratello Piero – è partita nel ’97 e da allora abbiamo sempre continuato a collaborare producendo per loro tutte le parti strutturali delle barche del team. La preparazione delle barche per l’America’s Cup in Nuova Zelanda ha richiesto due anni e mezzo di lavoro».
(Foto inpagina, Andrea Re Fraschini a destra, con Fabio Rusconi, project manager)
Lavoro che richiede un attento studio di progettazione ma anche tecnica, manualità e un’assoluta precisione (al decimo di millimetro) nella sua realizzazione. Tutte qualità che vengono richieste e trasmesse ai ragazzi che lavorano nei reparti produttivi, molti dei quali provenienti dalle scuole del territorio con le quali c’è una stretta collaborazione: «Per Luna Rossa – spiega Fabio Rusconi è il project manager – siamo partiti con lo studio su una piccola imbarcazione che hanno costruito per capire lo sviluppo e siamo poi passati a realizzare i pezzi per barca 1 e barca 2: abbiamo fatto i bompressi, abbiamo fatto alcune parti del timone e degli elevator, le piastre in carbonio degli arm foil (la parte colorata in giallo su Luna Rossa), e una wing (i pezzi che fanno volare la barca). Tutti lavori di grande precisione».
Dietro tutto questo c’è anche una grande passione che porta la mattina a parlare della regata che c’è stata di notte: «Succede così per tutti i settori che fanno racing, con cui collaboriamo. E’ un bel mondo – spiega Andrea Re Fraschini – anche se in quest’ultimo anno sta risentendo gli effetti della pandemia». Se l’America’s Cup si è potuta svolgere, molte altre regate si sono fermate, mentre tutta la Formula Uno è al palo.
La Eligio Re Fraschini collabora anche con Ferrari e con altri team della categoria: «Quello con Ferrari è un rapporto storico che va avanti dall’83 – ci spiega Andrea -. Cerchiamo sempre di collaborare con aziende che ci stimolano dal punto di vista tecnologico e per diversi settori: questa è stata la nostra fortuna per andare avanti nonostante la flessione di parti del lavoro. Bisogna sfruttare questo momento di fermo per organizzarsi e pensare al futuro». E la Eligio Re Fraschini lo sta già facendo: di recente ha attivato, sempre in via XX Settembre, un nuovo capannone per la produzione in serie. Lo ha fatto per rispondere a un’esigenza del mercato, cercando così di stare sempre un passo avanti. Del resto nel racing la velocità è fondamentale.
Un’azienda in continua espansione, con progetti importanti in grado di aumentare ancora la forza lavoro e contribuire soprattutto all’occupazione giovanile. In questo momento sono fermi gli stage ma riprenderanno. La fine della pandemia sarà sicuramente l’inizio di un periodo di nuovo e profondo sviluppo.
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