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L’enigma dei vaccini: “Chi vaccinare per primo?”

Le considerazioni di un lettore anche sulle varianti, sui brevetti, sulle industrie farmaceutiche

vaccino Janssen

Dopo i roboanti proclami di fine anno (prima dell’estate la maggior parte degli italiani saranno vaccinati !) e dopo il “waxday” le aziende produttrici dei vaccini anti- covid hanno comunicato che avrebbero rallentato le consegne !
L’Europa aveva fatto dei contratti (secretati) con queste aziende ed ora non riesce a far rispettare le tempistiche .
Noi, da buoni italiani, abbiamo subito iniziato ad accusarci a vicenda : non abbiamo le risorse umane sufficienti, i vaccini non arrivano, è la burocrazia che ferma le dosi nei frigoriferi !
Comunque l’Italia compatta conferma la fedeltà all’ordine fatto dall’Europa …ma arriva un fulmine a ciel sereno …la Germania attiva una sua strada autonoma per acquistare vaccini .
Successivamente si apprende che Gran Bretagna ed Israele hanno raggiunto una percentuale di vaccinati molto superiore alla media europea .

A fronte di questa situazione vorrei fare delle considerazioni :

– L’Europa, sul pianeta terra, è sì importante ma non è l’unico continente abitato . Le industrie farmaceutiche che producono il vaccino (anche in Europa, vedi Astra Zeneca) non hanno abbracciato la dottrina francescana della povertà, il profitto è sempre in cima alle loro “mission” e quindi chi più paga più vaccini ha . L’Europa ha spuntato prezzi stracciati ? Ok, altri pagano meglio ? Serviamo prima loro, tanto gli europei sempre qui devono arrivare .

– Il dilemma morale sui “mediatori” (cioè chi ci potrebbe vendere vaccini e mascherine interponendosi tra case produttrici e acquirenti) sono avvoltoi o fanno semplicemente il loro lavoro ? Per le mascherine ci si è affidati, per larga parte, ai mediatori (es. tale Benotti & C.) ed è andata male (vedi mancanza di cetificazioni / efficienza bassissima) . Per i vaccini si è voluto restare fedeli all’ordine europeo (quindi no ai mediatori) ma poi ci siamo visti “superare” da altri stati e continuiamo ad arrancare con la percentuale di popolazione vaccinata .

– Utopia che si aboliscano i brevetti depositati per i vaccini . Chi non ha il know how deve necessariamente “subire” le leggi imposte dal mercato . Noi di Legnano che per tanti anni siamo stati orgogliosi di avere la Franco Tosi, non dimentichiamo che caldaie e turbine erano prodotte su licenza americana (Combustion Engineering e Westinghouse) . Per i vaccini sarebbe stato meglio per gli italiani che sin dall’inizio si fosse cercato un accordo di collaborazione per produrre, su licenza, ma in posto e non limitarci ad importare!

– Chi vaccinare per primo ? Ovviamente operatori sanitari di ogni ordine e grado, tutti i degenti degli ospedali, poi forze dell’ordine, esercito e gli addetti ai servizi essenziali ….ma poi ? Vacciniamo pure gli ospiti delle case di riposo ma gli “over ottanta” devono necessariamente avere la precedenza ? . Secondo il mio modo di vedere le persone anziane, sia che vivano da sole sia presso i figli si muovono pochissimo e se vengono contagiate questo avviene all’interno dell’ abitazione (figli, nipoti, ecc) . Quindi che senso ha vaccinarli a tappeto ? Meglio sarebbe stato iniziare dai più giovani, vale a dire una vaccinazione “a salire” con l’età, non a scendere .

– Le varianti ….sono mutazioni spontanee del virus oppure sono arrivate in Italia portate da persone che provengono da quei paesi (o comunque che sono state a contatto con chi proveniva da quei paesi) ? Mi sa che non l’ha ancora capito nessuno . Però se tutte le persone (italiani o stranieri) che arrivavano dall’estero avessero fatto la quarantena in appositi fabbricati uscendone solo con tampone negativo, probabilmente adesso avremmo meno grattacapi (leggi clausura).
La Cina insegna …ah già ma il loro è un regime totalitario, noi siamo in democrazia ….e allora sorbiamoci questo anno di restrizioni ed i mesi che verranno senza protestare!

Roberto

Redazione
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Pubblicato il 14 Marzo 2021
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