Castano, Canegrate e Rescaldina, tre sindaci “capitani coraggiosi” nella vicenda Accam
Franco Brumana riprende l'appello più volte lanciato sui social e chiama in causa i tre sindaci di Castano Primo, Canegrate e Rescaldina cui non mancherebbe "il coraggio di agire" per avviare una ispezione amministrativa
Non cede di un passo Franco Brumana del Movimento dei cittadini nella sua sua convinzione che per fermare l’attività di Accam si possa, anzi si debba chiedere con urgenza al tribunale ai sensi dell’art 2409 del codice civile un’ispezione dell’amministrazione societaria. Oggi, riprende l’appello più volte lanciato sui social e chiama in causa i tre sindaci di Castano Primo (Giuseppe Pignatiello), Canegrate (Roberto Colombo) e Rescaldina (Gilles Ielo) cui non mancherebbe “il coraggio di agire”.
«Nell’ultima assemblea di Accam sono rimasti soli nel votare contro la decisione di un ulteriore rinvio in attesa di un fantomatico piano di salvataggio della società fondato su finanziamenti enormi ed improbabili di qualche altra società pubblica», commenta Brumana che prosegue «ora e’ il momento di chiedere con urgenza al tribunale ai sensi dell’art 2409 del codice civile un’ispezione dell’amministrazione di Accam. Si tratta di un’azione particolarmente semplice per la quale i presupposti sono sovrabbondanti . Sarebbe più che sufficiente la produzione del bilancio del 2019 non ancora approvato».
«Confidiamo pertanto che non manchi ai tre sindaci il coraggio di compierla e che non si limitino ad una semplice denuncia al Collegio Sindacale , che sarebbe una via di mezzo del tutto inutile ed imbarazzante perché comporterebbe l’ evidente incompatibilità di un organo che non potrebbe fare a meno di indagare anche sul proprio operato e sulle proprie responsabilità», la conclusione di Brumana. Non resta che attendere la risposta dei tre “capitani” coraggiosi.
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