Sexting e Revenge porn. I pericoli corrono sul web fin dall’adolescenza
È importante essere consapevoli delle conseguenze che possono avere.
Per Sexting si intende generalmente lo scambio di messaggi, immagini o video – attraverso smartphone o chat di social network – a sfondo sessuale.. Questo fenomeno si è molto diffuso negli ultimi anni, anche tra gli adolescenti perché, rispetto ad altri contesti, attraverso le tecnologie si sentono più liberi di sperimentare e resta più semplice mettersi in gioco anche con meno pudore.
È indubbio quanto la tecnologia (internet, social, media, etc) abbia inevitabilmente rivoluzionato la nostra modalità di comunicare, di scambiare informazioni tra le persone e di costruire relazioni.
In tal senso si è annullato però il concetto di intimità. Tutto è lecito, e troppo spesso la tutela della propria persona viene meno rispetto al bisogno di mostrarsi, di apparire e di essere apprezzati attraverso “mi piace” e commenti. La sessualità viene spesso vissuta e sperimentata dagli adolescenti in maniera superficiale, senza le informazioni necessarie e senza capire che il corpo andrebbe rispettato e tutelato.
È importante essere consapevoli delle conseguenze che il sexting può avere.
Quando si perde il controllo delle immagini prodotte, la loro diffusione su web e social network è difficilmente gestibile. In questo caso non si parla più di sexting ma di “revenge porn” cioè diffusione di immagini sessualmente esplicite allo scopo di umiliare o danneggiare la vittima.
Il revenge porn è un reato punito dalla legge, corrisponde esattamente ad una violenza sessuale e ha conseguenze gravissime sulla vittima.
Spesso dietro al revenge porn c’è un inconsapevolezza e superficialità , ma in altri casi la persona non solo adolescente, ma adulta, lo fa volontariamente con l’ intento vendicarsi di un torto subito, quale ad esempio l’infedeltà reale o immaginaria o l’interruzione della relazione, assurgendo così l’atto di revenge porn a una forma legittima di vendetta interpersonale (Hall & Hearn, 2019), che implica una forma di punizione e controllo.
Le conseguenze e le implicazioni psicologiche per la vittima invece sono devastanti. La vittima di questa forma virtuale di abuso viene letteralmente sommersa da vissuti di ansia, terrore, paura, vergogna, umiliazione. La sua identità, inoltre, viene demolita dalla consapevolezza di essere stata violata nelle sua più sfera più intima del suo io.
Provate a immaginare i vissuti emotivi della vittima che vede la propria intimità violata a tal punto da restare per sempre nell’etere del web.
Come affrontare?
È importante che la vittima abbia ben chiaro che non è colpa sua e ritrovi il supporto e la comprensione dei suoi familiari e che è possibile muoversi legalmente così da richiedere la rimozione del materiale condiviso online per poi trovare un sostegno psicologico adeguato in uno spazio protetto per elaborare questa drammatica ferita e ricostruire il proprio futuro, ritrovare autostima, dignità e pace con se stessi.
E’ fondamentale inoltre in senso più ampio, un lavoro di prevenzione e di educazione sessuale sfruttando i canali scolastici ed istituzionali. Questo al fine di informare giovani e genitori della portata di tale fenomeno ed eventualmente poi fornire ascolto e supporto alle vittime.
Per ulteriori approfondimenti segnalo l’ intervista sul tema in questione sul canale you tube Rebel
https://youtu.be/hamO2_MOHXI
Dott. Francesco Fisichella Psicologo Psicoterapeuta e Sessuologo
www.francescofisichella.com
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