Asst Ovest Milanese, in aumento le richieste per l’assistenza territoriale
Nell'autunno del 2020 gli infermieri di famiglia hanno curato 305 pazienti Covid-19 solo nell'area legnanese, dove sono 240 i tamponi eseguiti in media ogni giorno
Sono in aumento le richieste per il servizio di assistenza territoriale offerto dall’Asst Ovest Milanese che soltanto nell’autunno del 2020 ha curato 305 pazienti Covid-19. Anche l’attività nei due Centri tampone della ASST (Abbiategrasso e Legnano) è in sensibile aumento: a Legnano sono 240 i tamponi eseguiti al giorno, (di cui 100 riservati alle scuole in accesso diretto), mentre ad Abbiategrasso sono programmati 210 tampone al giorno (di cui sempre 100 riservati alle scuole in accesso diretto). Dati che, purtroppo, confermano l’aumento del trend del contagio.
Il bilancio è stato presentato oggi, mercoledì 10 marzo, dal direttore socio sanitario dott.ssa Gabriella Monolo in occasione dell’avvio della nuova assistenza territoriale introdotta nell’Abbiatense.
L’Asst ,per contrastare il Coronavirus, è scesa in campo con i Centri Territoriali per le vaccinazioni, e gli infermieri di famiglia che supportano le Usca, ossia le Unità Speciale di Continuità Assistenziale composta da medici, ingaggiati dall’Ats, che svolgono visite a domicilio. In questo contesto l’Ospedale di Legnano ha implementato i servizi di continuità assistenziale per cercare di dare risposte a tutti i malati Covid-19.
Numerosi i servizi offerti a partire dagli ambulatori per diagnostica specialistica Covid-19. A questo si aggiunge il centro territoriale dedicato al Coronavirus attivato il 26 gennaio ad Abbiategrasso. «È stata anche attivata la degenza di sorveglianza Covid, per le persone contagiate, che hanno superato la fase acuta di malattia – precisa Monolo -, ma che non hanno il domicilio idoneo per l’isolamento. Assistiti inviati da medici ospedalieri o su segnalazione dei medici di Medicina Generale del Servizio Fragilità e a volte dei servizi sociali dei Comuni».
Ruolo strategico in questa assistenza iniziata un anno fa è quello svolto dagli infermieri territoriali che rappresentano un ruolo di connettore e coordinamento tra tutti gli attori e i servizi della rete sociosanitaria territoriale fa sede nell’Asst. «Questi infermieri sono un riferimento per il cittadino e la famiglia con patologie croniche e condizione di fragilità-disabilità – spiega Monolo -. Gli infermieri di famiglia e comunità si occupano anche della popolazione sana con l’obiettivo di promuovere la salute e orientare all’uso appropriato ed efficiente dei servizi sociosanitari. Collaborano strettamente con i medici di Medicina Generale del territorio e per l’epidemia Covid si occupano anche della sorveglianza delle persone in isolamento domiciliare dimesse dagli ospedali e dal pronto soccorso, oppure segnalate da altri servizi, attraverso il telefono, il telemonitoraggio e le visite domiciliari. Da febbraio 2021 è presente una sede base delle IFeC dedicate al territorio abbiatense, che al momento sono 3, ma sono destinate ad aumentare fino a 13».
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