Campaccio, l’US Sangiorgese: «Appena possibile faremo correre i ragazzi»
A poche settimane dal Campaccio il presidente dell'US Sangiorgese Claudio Pastori fa il punto della situazione tra Covid-19, Fidal e Coni, e giovanissimi in gara
Continua senza sosta l’organizzazione del 64° Campaccio Cross Country, rimandato causa Covid-19 dalla classica data del 6 gennaio ad inizio primavera, sabato 20 e domenica 21 marzo. Si correrà sempre sui celebri prati, spesso innevati o infangati, intorno allo stadio Angelo Alberti di San Giorgio Su Legnano. Gara che sarà la prima tappa del circuito mondiale Permit Cross di World Athletics, la federazione mondiale di atletica leggera.
A fare il punto oggi è il Claudio Pastori, presidente dell’U.S. Sangiorgese, società polisportiva che da sempre organizza il Campaccio. «L’organizzazione sta andando avanti molto bene – spiega Pastori -. Mancano ancora diverse settimane ma fin da ora desidero fare i miei ringraziamenti per lo sforzo che sta facendo tutto lo staff coadiuvato dal direttore di gara Tito Tiberti e dal direttore tecnico Marcello Magnani. Anticipo inoltre, fin da ora, i miei ringraziamenti ai circa settanta volontari che nei giorni della gara ci aiuteranno con tanto impegno e capacità. Questa è la prima cosa che vorrei trasmettere a tutti».
Il presidente Pastori è un uomo di poche parole, ma sempre dense di significato. «Ribadisco ancora una volta che finché sarò io a dirigere la Sangiorgese l’impegno massimo di una ferrea collaborazione con gli amici e vicini di casa della U.S. San Vittore, organizzatori del prestigioso Cross Cinque Mulini. Inoltre desidero esprimere le mie più sincere congratulazioni, già fatte anche in privato, al nuovo presidente Fidal Stefano Mei. Sono certo e confido che da ora in poi la Fidal ci starà molto più vicino rispetto al passato, è l’inizio di una nuova federazione, di un nuovo corso che spero possa trovare una forte spalla con l’attuale gestione del Coni con il presidente Giovanni Malagò. Abbiamo e avremo così davanti a noi anni luminosi, tante le idee e le iniziative che abbiamo in programma, un ampliamento forte delle nostre attività».
Ill 64° Campaccio Cross Country a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria da Covid 19 vede inibita la possibilità di far partecipare le ragazze e i ragazzi delle età giovanili all’evento. «Siamo molto dispiaciuti di quanto sta accadendo, i ragazzi sono e rimangono il nostro primo obiettivo – conclude Pastori -. Non c’è dubbio che faremo qualsiasi cosa per farli gareggiare non appena sarà consentito. Ora non è possibile, dobbiamo attendere, ma magari tra qualche mese appena le regole ce lo consentiranno, organizzeremo qualcosa di speciale, ci metteremo immediatamente al lavoro, come sempre vogliamo che anche loro siano protagonisti e possano vivere il 64° Campaccio Cross Country».
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