Covid nel Legnanese: “Un anno da dimenticare? Certo che no!”
la riflessione del presidente della Fondazione Ticino Olona, Salvatore Forte, un anno dopo i primi casi di coronavirus sul territorio
Riceviamo e pubblichiamo la riflessione del presidente della Fondazione Ticino Olona, Salvatore Forte, un anno dopo i primi casi di coronavirus sul territorio
Un anno da dimenticare? Certo che no! Un anno di cui far tesoro: far tesoro di tutti gli insegnamenti che, a sua insaputa, il virus ci ha dato. Potrei sintetizzare il tutto ricorrendo a Michael Ende (indimenticato autore de La storia infinita) che in un suo reportage ricorda qualcosa di simile:
Siamo andati avanti così rapidamente – scrive Salvatore Forte – in questi ultimi anni che ora dobbiamo sostare un attimo per consentire alle nostre anime di raggiungerci». Ecco il principale insegnamento: approfittare del tanto, troppo, di brutto che abbiamo vissuto per fermarci un attimo a riflettere su quello che eravamo prima e a riconsiderare valori, stili di vita, strategie, sentimenti, ideali. Insomma se non proprio nuovi dovremmo ritrovarci fortemente rigenerati e questo per evitare di ricadere in drammi simili: abbiamo scoperto il dolore, la solitudine, le sofferenze, le nuove povertà ma ci siamo anche scoperti generosi, altruisti, volontari per il bene comune. Tutte queste qualità positive, che abbiamo scoperto o riscoperto o semplicemente riportato fuori dal ripostiglio dove le avevamo relegate, dovranno essere i nuovi parametri del nostro essere persona, comunità, paese e nazione: in questo modo la tanta sofferenza non sarà stata vana e potremo sperare di vivere in uno spazio e un tempo migliori del passato.
Anche la Fondazione Comunitaria del Ticino Olona ha scoperto un diverso modo di essere ente filantropico puntando più a una filantropia strategica che alla tradizionale filantropia emergenziale. Ci siamo ritrovati a essere ente di prima fila, non più solo ente di supporto di altri enti e associazioni che cercano di contrastare tutte le fragilità cui può andare incontro un giovane, un adulto, un anziano.
Durante la prima ondata di Covid 19 siamo stati impegnati soprattutto ad alleviare l’emergenza sanitaria, a dare supporto all’impegno che le residenze per anziani e per persone portatrici di disabilità hanno dovuto fare (e tuttora stanno facendo) per difendere i propri ospiti. Abbiamo finanziato progetti per poco meno di 500.000 euro e abbiamo distribuito dispositivi per la sicurezza personale.
Con la seconda ondata, visto l’aumento della povertà nelle sue varie tipologie (economica, sociale, digitale, educativa), abbiamo coinvolto i principali attori pubblici e privati del territorio (Piani di Zona, Caritas, Terzo settore, categorie produttive, sindacati, Rotary, Lions e altre associazioni) per dar vita a un “FONDO POVERTA’” al fine di portare un piccolo contributo a contrastare l’aggravio della povertà sostenendo progetti che cercano di rimuoverne le cause. Il fondo povertrà nasce da una iniziativa di Fondazione Cariplo e Fondazione Vismara cui tutte le fondazioni di comunità hanno aderito.
Al momento stiamo lavorando a una mappatura dei bisogni e delle fragilità del territorio nel mentre è in corso una prima misura concreta a sostegno dei cittadini legnanesi in temporanea difficoltà economica grazie a una donazione del comune di Legnano.
Per supportare tutte le iniziative ci rivolgeremo anche alla generosità dei cittadini. E a quest’ultimo proposito vorrei ricordare che donare può cambiare la vita di chi riceve la donazione ma certamente cambia la vita di chi dona.
Salvatore Forte
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