Una storia di coraggio e redenzione: “Cinquanta modi per dire pioggia”
Una storia che resta addosso, come succede sempre con le storie belle
Cinquanta modi per dire pioggia
di A. Lemmie
ed. Nord
€ 18.00
Se l’Oriente e le sue tradizioni vi hanno sempre affascinato, non potete esimervi dal leggere questo meraviglioso romanzo, che sin dalle prime battute ci porta nel Giappone degli anni Quaranta: pieno di contraddizioni, appeso a un passato fatto di riti e tradizioni, ma proteso verso un futuro che arriva veloce. A rappresentare i due estremi, due città: Kyoto, chiusa nelle sue tradizioni, nel rispetto delle gerarchie familiari, piena di pregiudizi e obblighi sociali; e Tokyo, la metropoli in nuce, dove conta ciò che si sa fare, non chi si è.
Chi ci racconta questo mondo spezzato in due è una bambina, a sua volta frutto di due mondi troppo lontani per convivere… Perchè Nori è nata dall’amore di sua madre per un “gaijin”, uno straniero, per di più di colore. E la sua origine le costerà cara, quando la madre non potrà più occuparsi di lei.
Nori ha solo otto anni quando viene lasciata dalla madre davanti al cancello di un’enorme villa di proprietà della nonna, a Kyoto. Sola e spaventata, la bambina viene accolta in casa, seppur a malincuore. La famiglia Kamiza è tra le più nobili del Giappone, imparentata addirittura con l’imperatore, e Nori, con quei capelli crespi e la pelle scura, è evidentemente frutto di una relazione scandalosa. Perciò la nonna fa il possibile perché Nori rimanga un segreto ben custodito. La relega nell’attico e la costringe a trattamenti per renderla «più giapponese»: le stira i capelli e la sottopone a bagni nella candeggina per rendere la sua pelle più bianca. Nori impara fin da subito le regole
fondamentali: non fare domande, non lamentarsi, non opporsi. Obbedire sempre, e accontentarsi di avere come unica compagnia il rumore della pioggia sul tetto.
La sua triste routine viene però sconvolta dall’arrivo di Akira, il suo fratellastro. Nori è certa che Akira la odierà: lui è il legittimo erede della famiglia, lei il marchio d’infamia che lo disonora. Eppure presto si rende conto che Akira non è come gli altri. Akira viene dalla grande e moderna Tokyo e non gli importa nulla né dell’aspetto di Nori né delle regole della nonna. Per lui, Nori è la sua sorellina e l’adora, almeno quanto Nori adora lui. Così, i due diventano inseparabili e Akira mostra a Nori un mondo nuovo.
Un mondo in cui, finalmente, lei non è un’intrusa, non è sbagliata. Un mondo in cui il pregiudizio è sconfitto dalla forma più pura d’affetto: quello che non chiede nulla in cambio. Un mondo in cui anche lei ha il diritto di essere felice. Tuttavia ogni cosa ha un prezzo. E la libertà di Nori potrebbe richiederne uno altissimo…
Un romanzo delicato e potente insieme, che racconta un amore fraterno che è più forte delle convenzioni e dell’opportunità; una storia che parla del coraggio di una bambina, della determinazione di un ragazzo, e della forza che sanno darsi reciprocamente.
Una storia che resta addosso, come succede sempre con le storie belle.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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