Quarto binario, il Comitato Pendolari: “Bene l’avvio del cantiere ma servono le barriere antirumore”
il Comitato Pendolari insiste sulla necessità dell'opera per «raddoppiare i posti a sedere tra Parabiago e il capoluogo Meneghino»
Da una parte il comitato Rho-Parabiago che si avvale della pioggia di osservazioni presentate dai cittadini per chiedere un nuovo stop all’iter progettuale del potenziamento ferroviario, dall’altra il Comitato Pendolari che insiste sulla necessità dell’opera per «raddoppiare i posti a sedere tra Parabiago e il capoluogo Meneghino».
Chi rappresenta i viaggiatori attende con soddisfazione l’avvio del cantiere per la realizzazione del quarto binario da Rho a Parabiago, per il momento unico tratto finanziato dell’opera di potenziamento: «Sono ormai 15 anni che si discute, a causa delle problematiche sorte con le comunità locali, di un progetto che finalmente porterà a Parabiago una nuova linea S. Se guardiamo anche solo a Saronno, ci rendiamo conto che questo intervento – scrive in una nota il Comitato – è solo una parte del potenziamento necessario tra Rho e Gallarate, ma permetterà finalmente di limitare le criticità nel primo tratto di ferrovia, con la possibilità di raddoppiare i posti a sedere tra Parabiago ed il capoluogo Meneghino».
Il comitato si rende conto «del fatto che questo intervento coinvolgerà i terreni posti attorno alla ferrovia», ma «lo sviluppo del servizio ferroviario – a loro parere – è la “conditio sine qua non” per spostare il traffico pendolare dal mezzo privato al mezzo pubblico».
«Sono state prese in considerazione più e più volte varie alternative – spiegano – delle quale non vogliamo più “ricamare” essendo state esposte all’infinito. Purtroppo queste alternative sono state escluse perché irrealizzabili (vedi prolungamento della MM1) o inutili se non controproducenti (vedi nuova linea ad ovest). A chi afferma che il potenziamento sarà fatto solo per lo sviluppo del traffico merci, facciamo notare (come si evince dai documenti ufficiali) che Rfi destinerà delle tracce ora in uso al traffico merci, al potenziamento del servizio viaggiatori».
Inoltre, insiste il Comitato, «è d’obbligo far notare che durante le ore notturne (quando la domanda per il servizio passeggeri è pressoché nulla) sono ancora disponibili tracce per il servizio merci. Per chi inoltre contesta l’impatto ambientale di tale opera è utile ricordare che anche Legambiente vede con favore questo improrogabile intervento».
Sugli interventi da mettere in atto per mitigare l’impatto ambientale, per i pendolari sono fondamentali le barriere antirumore: «Queste – conclude il comitato – indipendentemente dal numero di binari, dovranno essere poste in opera per ottemperare agli obblighi di legge previsti dalle normative vigenti. Speriamo sia possibile giungere ad un accordo tecnico per limitarne l’invasività».
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