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Biblioteca diffusa a Legnano, il 3,6% del progetto copiato dal “gemello” di Monza

Prendendosi «la responsabilità come rappresentante politico per un fatto inopportuno», l'assessore ha specificato che il progetto è stato declinato nelle sue parti più rilevanti al contesto cittadino e candidato al bando Cariplo - La Lega: "La biblioteca continuerà a non esserci"

Guido Bragato

«Il progetto della biblioteca di Legnano non è stato trascritto pedissequamente dall’analisi biblioteconomica di Monza: la parte “copiata” corrisponde al 3,6% del testo». Così l’assessore alla cultura, Guido Bragato ha risposto in consiglio comunale all’interrogazione presentata dalla Lega a seguito di un articolo di stampa che metteva a confronto i progetti delle due città.

Prendendosi «la responsabilità come rappresentante politico per un fatto inopportuno», l’assessore ha precisato che «non conosceva l’analisi biblioteconomica del 2011 di Monza» specificando che il progetto è stato declinato nelle sue parti più rilevanti al contesto cittadino legnanese. 

«Il bando di Fondazione Cariplo riporta tre contenuti: un’analisi di contesto, un’analisi degli obiettivi biblioteconomici e la messa in pratica del progetto – ha spiegato Bragato -. Le parti riportate riguardano obiettivi comuni alla realizzazione di nuove biblioteche negli ultimi 20 anni».

«Il nostro progetto – ha precisato l’assessore alla partita – è la partecipazione a un bando finalizzato ad aggiungere un servizio ad un sistema biblioteconomico già esistente, non da realizzare ex novo. Il progetto è stato declinato in maniera assolutamente diversa rispetto a quello di Monza, mai realizzato. L’innovazione che proponiamo è quella di posizionare la biblioteca diffusa in centri civici con funzione aggregativa andando nella direzione della città policentrica. Come ho già detto, mi prendo le mie responsabilità ribadendo che la biblioteca diffusa sarà portata avanti: abbiamo candidato il nostro progetto al bando insieme ad altri 200 “concorrenti”: solo 30 saranno i progetti finanziati. I risultati saranno comunicati aprile. Si tratta di una competizione serrata che continuiamo a giocare».

Non soddisfatta la consigliera Daniela Laffusa (Lega): «Sono perplessa perchè con il vostro progetto una vera biblioteca continuerà a non esserci – ha replicato la consigliera leghista -. Mi sembra un volersi accontentare»

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In merito all’articolo sulla “Biblioteca Diffusa”, la consigliera Daniela Laffusa precisa di avere «apprezzato l’assunzione di responsabilità dell”assessore Bragato» ma di trovare però «”comiche” le sue parole quando afferma di non conoscere il progetto “Biblioeteconomico per la nuova biblioteca civica di Monza” e che solo il 3,6% del progetto risulta copiato. Mi chiedo come sia possibile se non conosceva il progetto della citta brianzola, trovare interi paragrafi copiati ed incollati?».

La consigliera precisa inoltre di non avere chiesto (come inizialmente riportato) ragione del motivo per cui il progetto monzese sia composto da 77 pagine e quello legnanese da 12 (escludendo copertina ed indice): «Durante il consiglio ho affermato che la percentuale di parti copiate sembra relativamente bassa se non la si mette in proporzione con la differenza di pagine tra il progetto ispiratore e quello legnanese. Trovare infatti almeno tre pagine su dodici completamente copiate, parola per parola, virgola dopo virgola, rendono la percentuale pari al 40% e non al 3,6%. Per concludere, la cosa che più mi rammarica, oltre al fatto inopportuno descritto in narrativa,è questo atteggiamento di volersi accontentare che a mio avviso Legnano non merita perchè di fatto una vera biblioteca, non verrà realizzata».

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Febbraio 2021
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