“Fermenti in Comune”, Cerro Maggiore punta su una web radio
Cerro Maggiore partecipa al bando ANCI "Fermenti in Comune" proponendo la creazione di una nuova web radio che coinvolgerà una cinquantina di giovani tra i 16 e i 35 anni
Cerro Maggiore punta su una nuova web radio per partecipare al bando ANCI “Fermenti in Comune”, attraverso il quale 4.960.000 euro del fondo per le politiche giovanili verranno utilizzate per supportare l’avvio o per rafforzare progetti messi in campo dai giovani per affrontare le sfide sociali prioritarie per una comunità.
Il progetto, preparato a sei mani da Palazzo Dell’Acqua insieme all’ASD Virtus Cantalupo e il circolo culturale Il Campanile, punta a dare vita ad una nuova web radio con punti di diffusione sul territorio coinvolgendo indicativamente una cinquantina di giovani tra i 16 e i 35 anni e, indirettamente, tutto il paese e chiunque sia interessato. Per farlo, si partirà da una fase informativa e di coinvolgimento dei futuri protagonisti per poi passare all’allestimento dello studio di registrazione, alla formazione e alla creazione della redazione, che poi inizieranno effettivamente la trasmissione.
Nel mirino c’è più di un obiettivo: creare uno spazio di aggregazione in cui i giovani possano curare iniziative e programmi musicali, culturali e di intrattenimento, fornire competenze e una base di esperienza a chi parteciperà al progetto, dare vita ad un mezzo per far conoscere non solo tematiche di attualità e culturali ma anche le realtà presenti sul territorio e dotare il comune di uno strumento di comunicazione efficace e veloce, che raggiunge anche il pubblico più distante dai canali tradizionali. Insomma, si punta ad una «start-up comunale che possa far conoscere la vivacità giovanile di Cerro Maggiore come il primo comune del territorio che abbia avviato un progetto simile».
Il costo stimato per la creazione della nuova web radio è di 93mila euro e la quota di finanziamento richiesta attraverso il bando è di 65mila euro, ovvero all’incirca il 70% della spesa. L’idea è quella di investire 4mila euro circa nell’informazione e nel coinvolgimento di chi svilupperà il progetto, 10mila nella formazione, 1.000 nella creazione della redazione e per l’inizio della trasmissione e 9mila euro per il suo consolidamento. La parte del leone nel preventivo di spesa, però, la fa l’allestimento dello studio di registrazione, per cui si prevede di investire 68mila euro.
Sul lungo periodo, poi, per la sostenibilità economica del progetto si punta a dare vita a nuove attività che permettano al comune e alle associazioni coinvolte di partecipare ad altri bandi e ottenere nuove risorse, oltre che su eventuali nuovi finanziatori e su forme di autofinanziamento come le inserzioni pubblicitarie, il crowdfunding, la vendita di gadget, la pubblicazione di un libro con la raccolta dei podcast, eventi promozionali e corsi professionale e stage formativi. Certamente ad ammortizzare la spesa contribuirà anche l’uso della nuova strumentazione per iniziative che già esistono, come, giusto per fare qualche esempio, la filodiffusione di musiche nel periodo natalizio, la Sagra di San Bartolomeo e il Wolfest
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.