Minori sui social, dopo TikTok anche Facebook e Instagram nel mirino del Garante Privacy
Il Garante Privacy ha chiesto di chiarire come la bambina di Palermo morta 10 anni possa avere aperto profili diversi su Facebook e Instagram
Dopo TikTok, la battaglia del Garante della Privacy per la tutela dei minori sul web investe anche Facebook e Instagram: nei giorni scorsi, infatti, l’Autorità, che aveva già imposto il blocco a TikTok, ha aperto un fascicolo anche sui due social di Menlo Park.
Già nei giorni scorsi il Garante per la protezione dei dati personali aveva disposto «il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica» nei confronti di TikTok fino al 15 febbraio. L’intervento dell’Autorità in via d’urgenza era arrivato a seguito della tragica vicenda che ha coinvolto una bambina di 10 anni di Palermo, morta secondo l’ipotesi degli inquirenti per un gioco estremo sui social.
Le contestazioni del Garante nei confronti di TikTok erano però iniziate in raltà già a dicembre, quando si era parlato di violazioni come «scarsa attenzione alla tutela dei minori, divieto di iscrizione ai più piccoli facilmente aggirabile, poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti, impostazioni predefinite non rispettose della privacy». In attesa dei riscontri richiesti l’Autorità ha poi deciso un ulteriore intervento per «assicurare immediata tutela ai minori iscritti al social network presenti in Italia».
Ora l’intervento del Garante si allarga fino a coinvolgere anche Facebook e Instagram: «Nei giorni scorsi alcuni articoli di stampa hanno riportato la notizia che la minore avrebbe diversi profili aperti sui due social network – spiega il Garante per la protezione dei dati personali -. L’Autorità ha dunque chiesto a Facebook, che controlla anche Instagram, di fornire una serie di informazioni, a partire da quanti e quali profili avesse la minore e, qualora questa circostanza venisse confermata, su come sia stato possibile, per una minore di 10 anni, iscriversi alle due piattaforme. Ma ha chiesto soprattutto di fornire precise indicazioni sulle modalità di iscrizione ai due social e sulle verifiche dell’età dell’utente adottate per controllare il rispetto dell’età minima di iscrizione».
Facebook, che ha assicurato piena collaborazione, dovrà dare riscontro alle richieste del Garante entro 15 giorni. La verifica verrà estesa anche agli altri social, soprattutto per quanto riguarda le modalità di accesso alle piattaforme da parte dei minori.
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