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Cantiere delle elementari di Villa Cortese, i dubbi della minoranza sul nuovo bando

Il sindaco ha deciso di avviare una nuova gara d'appalto. Diverse le domande del consigliere di minoranza Elena Fornara che si chiede come mai il primo cittadino non ha atteso anche il giudizio della corte d'appello

Villa Cortese

Il cantiere per le elementari di Villa Cortese continuano a far parlare. Dopo il fermo forzato causato dal fatto che l’impresa appaltatrice è stata colpita da un provvedimento di sospensione dell’attività il sindaco Alessandro Barlocco ha deciso di sciogliere il contratto con la ditta incaricata, così da poter procedere all’apertura di una nuova gara d’appalto. Una decisione presa in questi primi giorni di gennaio che, però, non convince in pieno Elena Fornara consigliera di minoranza del gruppo Nuovamente Villa.

«Durante la consulta territorio il sindaco ci ha illustrato gli ultimi sviluppi sulla questione cantiere nuova scuola e di questo lo ringraziamo – spiega Fornara -. A dicembre il comune è stato informato che è stata negata la possibilità di avere un giudice di controllo per poter proseguire con il cantiere e la ditta appaltatrice ha deciso di ricorrere alla corte d’appello. A questo punto l’intenzione dell’amministrazione è quella di riprendere in mano la procedura di rescissione del contratto che aveva momentaneamente accantonato. La prima domanda che ci siamo posti è: se la ditta dovesse vincere l’appello e nel frattempo il comune ha rescisso il contratto, quale sarebbero lo scenario? La ditta potrebbe chiedere un risarcimento danni per mancato guadagno che al momento non è quantificabile. Possibilità che l’amministrazione ritiene molto remota a questo punto del procedimento ma che secondo noi è da tenere assolutamente in considerazione dato che potrebbe esserci una possibilità e bisogna farsi trovare preparati».

Il consigliere si domanda per quale motivo l’amministrazione non ha atteso anche il giudizio della corte d’appello prima di procedere all’apertura della nuova gara d’appalto: «Vero che al momento non si sa la data della sentenza e quindi i tempi potrebbero essere lunghi, ma sarebbe una tutela in più per il comune, avendo in mano il risultato di un altro grado di giudizio – afferma Fornara -. Anche perchè, capisco la voglia da parte dell’amministrazione di riuscire ad attivare il cantiere prima delle prossime elezioni, ma considerando il quadro generale causato dalla pandemia e perciò i tempi a rilento sulle opere pubbliche, aspettare anche un mese in più non credo che cambi molto. Altra domanda: se si rescinde il contratto e si passa al secondo in graduatoria, quest’ultimo andrà avanti con il progetto con la sua offerta economica che può essere di più o meno del primo assegnatario? A questo punto potrebbe anche esserci l’eventualità che il cantiere risulti più caro».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Gennaio 2021
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