La testimonianza di un un anno di vita di un legnanese doc in periodo di pandemia
Un affezionato lettore, legnanese doc, analizza un anno di pandemia con un racconto carico di suggestione e nel quale in tanti possiamo identificarci
Buona sera Direttore, non ho alcuna intenzione di parlare di Palio (ogni interesse è da tempo svanito) e forse anche di politica (salvo la cronaca) pur essedo difficile fare il…”nesci” in una situazione come quella attuale.
Quello che interessa è conoscere il parere di qualche legnanese che ha voglia di perdere un poco di tempo, leggendo queste righe, per soffermarsi sulla situazione che stiamo vivendo.
Le faccio un esempio (naturalmente ogni riferimento è puramente casuale) raccontando un anno di vita di un legnanese doc, che ha ancora la fortuna di “avere i piedi per terra”, sulla soglia degli ottanta, nonostante previsioni che non facessero pensare ad un periodo di vita così lungo.
Scontato (a mio giudizio mica tanto scontato!) che per Covid 19 nessuno abbia colpe specifiche, del resto le pandemie fanno parte della storia del pianeta, quello che sconvolge è la sensazione che questa situazione sia ormai divenuta quasi una “normalità”! La domanda spontanea è: ma cosa stiamo facendo per evitare una strage che coinvolge il 65% (più o meno) dei pari età di questo signore di cui stiamo parlando?
Ci si potrebbe chiedere: ma che domanda è? Passiamo le giornate davanti alla TV, ci sorbiamo mediamente cinque telegiornali al giorno che ci assicurano che la parte governativa di questo Paese è sempre sul pezzo predisponendo decreti ministeriali per la nostra salvaguardia; nonostante questo impegno abbiamo passato un anno di vita (vita…si fa per dire) in una situazione irreale!
Come mai questo signore, che in fondo ha sempre avuto fiducia nelle Istituzioni, ha cambiato parere?
Mi raccontava che dal gennaio scorso (2020) ha sempre mantenuto un atteggiamento assolutamente ossequioso alle disposizioni (spesso esagerate ed incomprensibili), che non hai mai abbandonato la mascherina, che ha sempre evitato qualsiasi luogo dove potevano esserci assembramenti, che non è (praticamente) quasi mai uscito di casa, che ha rinunciato agli affetti più preziosi…oggi continua ritrovarsi nella condizione iniziale?
Certo è una situazione che coinvolge tutti (o forse no) pertanto ho chiesto a questo ottantenne (quasi) cosa si poteva fare? Oggi abbiamo (abbiamo?) persino il vaccino. Stiamo vaccinando tutti (ma tutti chi?) pertanto le prospettive sono di arrivare “all’immunità di gregge” verso la fine del 2022.
Ho sottolineato più volte che c’era motivo di… speranza (riferimento casuale), doveva essere positivo!
La risposta che mi ha dato, con gli occhi lucidi: “ mai provato ad avere nipoti, che sono a questa età la vera e unica ragione di vita, ed essere costretto a non vederli da quattro mesi? Si, potresti anche farlo, seguendo regole che non hanno senso…solo una volta al giorno , massimo due persone, e via di questo passo. Ma la reazione che ti provocano questi “luminari” che imperano in TV, non può che essere la paura di poter mettere a rischio le persone più importanti della tua vita. All’ora rinunci a tutto! Ti auguro di non trovarti mai in questa situazione. Impedire di avere un minimo di frequenza verso le persone che fanno parte di te, è l’infamia più grave che si possa immaginare! In qualsiasi situazione!”.
Non nascondo…due lacrime hanno velato gli occhi anche a me!
Lui si accorge, cerca di “consolarmi”. “Vedi in fondo la nostra vita l’abbiamo vissuta, con un valido contribuito a far rinascere un Paese distrutto dalla guerra, e chi non la pensa così è perché non sa! Sino alla fine degli anni novanta la nostra Italia era sugli scudi dell’Europa. Poi sono arrivate le due generazioni dopo la nostra, tutta gente nata imparata! Con lauree di atenei prestigiosi (solo all’apparenza ma di mediocre qualità) che impugnando la leva della globalizzazione (di cui pochi conoscono il vero senso), hanno deciso che era arrivato il momento di dichiarare la nostra generazione obsoleta”.
Continua…”guarda come siamo messi ora, da un anno bloccati, il terziario alla fame, le industrie che boccheggiano, il business primario (turismo) del nostro bel paese distrutto! Le opere essenziali già progettate e spesate, bloccate per l’ottusità di un manipolo di sciagurati. Continuano a illuderci che il distaccamento sociale e il lockdown sono l’unico antidoto per questo maledetto virus….ma intanto continuano a morire cinquecento persone al giorno!”
E ancora…: “ la vera verità è che questa categoria di pessimi “amministratori”, che non andrebbero bene neanche per la conduzione di un condominio, pensano solo alle loro poltrone! Guarda cosa è successo negli ultimi giorni! Certamente, non solo gli attuali! Anche i “politici” (ammesso che questo termine abbia ancora un senso) che li hanno preceduti nell’ultima decina d’anni, non hanno fatto altro che tagliare investimenti (classico atteggiamento dei mediocri). Sbandierando la considerazione chela gestione dei costi è un principio primario. Certamente, concetto assolutamente valido! Ma comporta un rischio enorme se non sei all’altezza e non hai esperienza per gestire più situazioni che interagiscono.
Tagliare costi non è una operazione che si può ripetere all’infinito! Se hai gente non all’altezza succede quello che oggi stiamo subendo, ad esempio, nella sanità e non solo. Meno qualità, meno operatori sanitari, taglio drastico dei posti letto, meno attrezzature. Forse bisognerebbe chiedersi quante di queste ottantamila vittime (per ora) poteva essere salvato se avessimo usato più buon senso?
Dimmi dove è la logica? La riforma delle pensioni pensata da una professoressa supportata da un Presidente del Consiglio ex commissario UE, aveva previsto una età di pensionamento attorno a settanta anni, senza grandi distinzioni fra mestieri usuranti o meno.
Nello stesso momento era in atto una legge, e lo è ancora, che prevede il pensionamento dei medici ospedalieri al raggiungimento dei sessantacinque anni di età! Dopo la quiescenza questi medici, con grande esperienza, hanno continuato, naturalmente, l’attività in libera professione. Ora noi ne stiamo cercando (senza trovarli) dodicimila. Pura follia! Centri di eccellenza ospedaliera che, grazie a tutti ministri che si sono succeduti in questi anni, hanno perso il loro valore.”
Vorrebbe chiudere l’argomento… lo vedo deluso, non lo riconosco! Ha sempre reagito con grande forza, ora sembra rassegnato…ma continua: “ hai parlato dei vaccini, ma tu ci credi? Se l’andazzo è quello attuale moriremo tutti prima! Lasciamo perdere il discorso siringhe, mascherine e tamponi della prima ondata, ma come fai ad avere fiducia? Alla nostra età siamo considerati elementi fragili da proteggere. Ti sei mai sentito protetto da qualcuno delle organizzazioni sanitarie? Ma a chi può interessare una banda di vecchi definiti ormai improduttivi? Folle pensare che dietro questa situazione ci sia un “progetto”… ma sarebbe ancora più folle chi avesse intenzione di attuarlo”. Intervengo ma come puoi pensare una cosa del genere? Lunga pausa… “certo che è folle quello che ho detto, ma non così impossibile. Del resto nella prima fase della pandemia quando nessuno sapeva o capiva niente, queste scelte tristissime sono state fatte. Ma non lo sapremo mai!
Precisiamo, la maggioranza dei medici, dei paramedici degli operatori delle autoambulanze hanno fatto dei sacrifici impensabili. Ma chi è ha capo di tutti gli enti: CSM, CSS, SSS, ISS ecc. cosa hanno fatto in questi dodici mesi?
Le task force di virologi, anziché continuare a ripetere che gli Italiani sono indisciplinati e causa dei contagi (non è vero!), ci spieghino per quale ragione non sono andati a controllare se l’Italia avesse un piano pandemico adatto ad affrontare una catastrofe come Covid 19? Dove erano tuti questi scienziati? Dove era il Governo, dove era il Ministro della sanita? Hanno lasciato, persino, che un passacarte presidente italiano del CSM obbligasse a cambiare la data su un piano vecchio di quindici anni! E questa gente, inqualificabile, continua imperterrita a restare al proprio posto!”
“Non ho più voglia di parlare di queste bassezze, in fondo la colpa è nostra! Guarda cosa succede nelle votazioni. Ci lamentiamo ma non abbiamo il…coraggio di dire basta! Oggi i voltagabbana li chiamano responsabili o costruttori…ma si può avere questo coraggio? Succede in tutte le città, la nostra è un esempio recentissimo. Si va ad un ballottaggio con percentuali di un certo tipo poi se ne esce con uno stravolgimento totale. Ma cosa è cambiato in due settimane?
Abbiamo un Sindaco, esponente di un partito di maggioranza, che si è immediatamente adeguato a tutte le liturgie di questo governo. Video per avvertire i Legnanesi che sarebbe nevicato… consigliando di stare in casa (ma va??), ma che poi sarebbe piovuto e tutto si sarebbe sistemato. Fantastico, i legnanesi non ci avrebbero mai pensato!
Comunque vedremo cosa succederà. C’è pure una opposizione… che per ora con istanze presentate, se pur giuridicamente rilevanti, non hanno certamente interessato i legnanesi più di tanto. Forse varrebbe la pena seguire la pandemia con qualche azione visibile…ma qui, come a Roma, il silenzio è assoluto”.
Ora vorrebbe veramente chiudere, lo fermo, chiedo…prima di lasciarci voglio la tua ricetta per la possibile soluzione di questo sciagurato momento! Mi guarda con sospetto, non vorrebbe esprimersi…insisto, con quasi un grugnito da seguito alla mia domanda: ”la risposta è molto più semplice di quanto possa tu immaginare, solo una certezza…il rispetto delle regole che hanno logiche adeguate, attivando tutte le attenzioni verso la sicurezza di ogni cittadino, senza escludere il buon senso che dovrebbe motivare ognuno di noi.
Ma è difficile, replico: “ certo, molto difficile se non hai strutture adeguate. Se tagli investimenti anche sulle forze pubbliche che partono dall’Esercito per arrivare alle Polizie Municipali, non hai mezzi per controllare chi le regole non rispetta.
Anche qui la risposta è vecchia, chi ha il dovere di proteggere cittadini e ordine pubblico lamenta mancanza di investimenti. Il Governo dice che i soldi non ci sono, poi spendiamo milioni per incentivare l’acquisto di biciclette, mono pattini persino di rubinetti! A chi potrà mai interessare un incentivo per cambiare un rubinetto? Chiudiamo parlando di cose serie… la scuola, inefficienza drammatica…questo Paese la pagherà cara nei prossimi quindici anni!”
Capisco che non c’è più spazio per continuare il colloquio, alza gli occhi che nel frattempo sono ritornati lucidi e mi saluta: “mi ha fatto bene parlare con te, forse avevo bisogno di uno sfogo…questo è un mondo che non mi appartiene più! Un grande abbraccio e che Dio ci aiuti!”
Non c’è molto da aggiungere…questa è la qualità di vita di qualche milione di Italiani.
Rino Franchi
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.