Il Villoresi diventa una pista di pattinaggio sul ghiaccio
Lo sportivo è stato ripreso da un passante domenica 17 gennaio ad Arconate e in pochi giorni il video è già diventato virale
Se le piste di pattinaggio sono chiuse per le restrizioni dovute alla pandemia ecco che c’è chi trova “strade” alternative. Approfittando dell’asciutta (ma non totale) del Villoresi, un appassionato dello sport invernale ha utilizzato il letto del canale, completamente ghiacciato, per restare in allenamento. Lo sportivo è stato ripreso da un passante domenica 17 gennaio a Buscate e in pochi giorni il video postato su facebook è già diventato virale. Naturalmente segnaliamo che si tratta di una pratica pericolosa, vietata e da non emulare, anche se il livello dell’acqua in questo momento è basso.
E’ di oggi la nota di Et Villoresi, l’ente gestore del canale che aggiorna sulla pianificazione delle lavorazioni necessarie che ha permesso al Consorzio di limitare l’asciutta totale primaverile nei Navigli Grande, Bereguardo e Pavese, definendo per un primo periodo un regime di asciugatura solo parziale. Pertanto, a seguito della delibera di Comitato Esecutivo n. 254 approvata il 15 gennaio, dal 25 del corrente mese sino al 14 febbraio nei Navigli occidentali avverrà esclusivamente una diminuzione dei livelli idrici; l’acqua verrà effettivamente tolta solo a partire dal prossimo 15 febbraio e sino al termine del mese di marzo.
«Abbiamo già messo in conto e informato a riguardo sia gli Enti locali che le Associazioni di categoria agricola che la pianificazione calendarizzata dei periodi senz’acqua, soprattutto per quanto riguarda la prossima asciutta autunnale, potrà subire variazioni anche rilevanti. Tutto dipenderà infatti dallo stato di avanzamento dei diversi lavori programmati e dalle tempistiche, di solito strette ed estremamente vincolanti, dettate dall’erogazione dei finanziamenti in essere – osserva il Presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Folli. – Da diversi anni il Consorzio è attento a pianificare in modo molto oculato il ricorso a periodi di asciugatura totale dei canali, prediligendo laddove possibile l’abbassamento dei livelli e il regime di asciutta parziale; senza pregiudicare lo svolgimento dei lavori, che necessariamente vanno eseguiti e spesso, in caso di finanziamenti, secondo rigidi cronoprogrammi, l’Ente è ormai solito tenere in opportuna valutazione, oltre alle esigenze manutentive, prioritarie, anche quelle ambientali o più in generale legate alla fruizione dei canali»
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