No al consiglio comunale su Accam, Toia: «Priorità alla legalità»
Per chiarire la situazione di Accam ci sarà tempo, ora la priorità va ad altre questioni: è su nomine e contributi alle associazioni che il centrodestra in questo momento vuole vedere chiaro, e per questo ha bocciato la proposta del consigliere Franco Brumana di chiedere la convocazione di un consiglio comunale dedicato proprio all’inceneritore di Borsano.
Nomine e procedure erano prepotentemente tornate al centro del dibattito politico cittadino, dove erano rimaste a lungo già nel recente passato a causa dell’inchiesta “Piazza Pulita”, proprio poche ore prima dell’ultima seduta del parlamentino, dopo la notizia della revoca della nomina del nuovo responsabile del settore opere pubbliche del comune di Legnano per un vizio di forma procedurale. Notizia che aveva catapultato la maggioranza di Lorenzo Radice al centro di una tempesta perfetta scatenata dai banchi dell’opposizione, poi allargata anche alla scelta del sindaco di affiancare all’addetto stampa un social media manager accanto, a sua volta finito nel mirino delle opposizioni per alcune prese di posizione.
Nei giorni scorsi il comune ha assegnato alle associazioni 280mila euro di contributi nell’ambito di un piano di rilancio da un milione di euro che coinvolge anche famiglie e commercianti. E anche qui le perplessità del centrodestra si erano già fatte sentire nelle scorse settimane. Per la coalizione che aveva sostenuto Carolina Toia alle comunali di settembre, insomma, ce n’è abbastanza per far cedere il passo ad Accam, ed è proprio l’ex candidata a rispondere per le rime al commento amareggiato di Brumana sulla decisione di non firmare la richiesta di un consiglio dedicato all’inceneritore
«Il consigliere Brumana sa benissimo che non s’è detto “no” a prescindere, s’è detto “no in questo momento” – spiega Carolina Toia -. Abbiamo depositato nei giorni scorsi una serie di interrogazioni aventi ad oggetto quello che, per noi, è prioritario ora: stiamo parlando di tutto quel profilo di illegalità che si sta delineando in seno all’amministrazione comunale, come il caso Fregoni (il responsabile del settore opere pubbliche nominato e poi revocato, ndr), il social media manager o i contributi alle associazioni. E che in aula, non si capisce bene come mai, il consigliere Brumana ha stigmatizzato come un “piccolo errore” per il quale è sufficiente chiedere scusa. Se per Brumana è un piccolo errore per il quale chiedere scusa – Strano… Qualche mese fa lui e i suoi scendevano in piazza nel nome della legalità: ora basta la parolina magica ed è tutto a posto -, per noi non lo è affatto. Non possiamo pertanto prestare il fianco a chi, in un modo piuttosto che in un altro, sta cercando di gettare sabbia sulla vicenda per noi prioritaria, catalizzando l’attenzione su altro, ad esempio Accam».
«Accam è un tema certamente da affrontare, certamente importante per noi – ricordo tra l’altro al consigliere Brumana che “noi del centrodestra” in aula abbiamo votato a favore della sua mozione su Accam volta all’istituzione di una commissione ad hoc -, ma in questo preciso momento la priorità è un’altra e si chiama legalitá. Fa specie che proprio Brumana questo non lo comprenda».
Respinta al mittente anche l’ironia di Brumana su un “partito di coalizione di centrodestra” («Non esiste alcun “partito di coalizione di centrodestra” esiste semmai la stessa coalizione di partiti che sosteneva la mia candidatura in campagna elettorale che è cosa ben diversa e che, per ovvie ragioni, continua un percorso tracciato tempo fa»), Carolina Toia si mostra scettica anche sulle possibilità di dialogo con il Movimento dei Cittadini: «Difficile creare un dialogo con chi, fino a ieri, ha condotto una campagna elettorale aspra, aggressiva e unidirezionale (contro di me, ça va sans dire) e all’improvviso inizia a “farci la corte” solo perché necessita di cinque consiglieri che firmino la convocazione di un consiglio comunale straordinario».
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