Covid, il vaccino e i dubbi sulla sua efficacia: ci darà la sospirata normalità?
Una lettrice manifesta una evidente sfiducia sui risultati della vaccinazione eppure la scienza considera sicuro il vaccino e la sua efficacia, anche se per ora limitata nel tempo, è ancora da verificare in pieno
Egregio Direttore,
stavo leggendo l’articolo che evidenzia come le province di Milano e Brescia siano quelle con i maggiori casi di contagio. Sono dieci mesi che viviamo con restrizioni che non avremmo mai accettato in altri tempi. Continuiamo a stare reclusi in casa, prima di Natale per “avere un Natale sereno”. Poi ci hanno rovinato pure quello, il Capodanno e l’Epifania, ma, ci veniva detto, dopo le cose cambieranno. Nel frattempo abbiamo raso al suolo la nostra economia, abbiamo negato il diritto all’istruzione ai nostri figli, la gente soffre di solitudine per l’azzeramento dei contatti sociali. Ora, nonostante siamo ancora reclusi, ci dicono che i contagi aumentano. A questo punto è inevitabile farsi una domanda. A cosa servono le misure che ci hanno imposto da dieci mesi? Evidentemente a nulla!
È come se un paziente andasse dal suo medico e questi gli desse una cura che, non solo non funzioni, ma lo faccia peggiorare e nonostante ciò il medico dica di continuare quella cura. Cosa farebbe il paziente? Continuerebbe con la cura inutile e dannosa o cambierebbe dottore per farsene dare una diversa?
Ora i casi sono due: o le misure sono inutili ed allora cambiamole, o i dati con cui ci bombardano tutti i giorni non sono veri (per errore di calcolo o anche per malafede).
Per non parlare del vaccino osannato come il nuovo salvatore. La Pfizer dichiara espressamente di non conoscere gli effetti collaterali a lungo termine e fa firmare una liberatoria per non avere responsabilità. Inoltre, se leggiamo le risposte alle domande frequenti sul sito di Aifa (Agenzia italiana del farmaco), ci viene detto che dopo il vaccino si sarà CONTAGIOSI e quindi bisognerà continuare con distanziamento e mascherina. Il vaccino poi sarà valido per soli 9 o 12 mesi.
Quindi chi crede che il vaccino riporti alla tanto sospirata normalità si sbaglia di grosso ed invito ad andare a consultare le FAQ sul sito di Aifa.
Premetto che non sono una no vax, ma delle grosse perplessità su tutta questa situazione sono inevitabili.
A questo punto ritengo sia dovere di noi cittadini aprire gli occhi. Con questo virus dovremo convivere. A mio avviso dobbiamo tornare ad una vita normale con le dovute precauzioni; la gente deve lavorare ed i ragazzi devono andare a scuola. Non possiamo essere noi a pagare in questo modo la distruzione della Sanità operata dallo Stato per decenni.
Anche perché, ricordo, anche se stiamo reclusi, i contagi continuano ad aumentare.
La ringrazio per lo spazio dedicatomi.
Fabrizia Lui
(m. tajè) – Le considerazioni della lettrice manifestano un comune senso di delusione e irritazione per quanto riguarda la parte riservata ai provvedimenti che da un anno ci vengono imposti, mentre per l’argomento vaccino emerge un sentimento di evidente sfiducia.
- Un punto di riferimento sul territorio proprio in tema di vaccinazione anticovid, per la nostra redazione, è il dott. Paolo Viganò, direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale di Legnano: “Il vaccino è assolutamente sicuro – la sua testimonianza – . Meno certa la sua efficacia. Per conoscerla adeguatamente, passerà parecchio tempo. Ma questo non può e non deve limitarne la promozione”.
- Dopo la prima iniezione, è vero, si resta “contagiosi e bisognerà continuare con distanziamento e mascherina”, perchè, come dicono appunto le FAQ di Aifa, “l’efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose”. Non solo. Il punto 11 delle FAQ recita così: “Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19 ed è necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone. Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19”.
- E’ anche vero che “il vaccino sarà valido per soli 9 o 12 mesi”, ma questo periodo di tempo permetterà comunque una immunità in grado di farci tornare alla normalità e di offrire un tempo importante per altri studi.
- Infine, è anche vero che ci viene fatta firmare una liberatoria per evitare responsabilità alla casa produttrice, ma questo avviene per qualsiasi vaccinazione.
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