Il vaccino anti-Covid arriva anche nelle Rsa, con un po’ di ritardo nel territorio di competenza di Ats Milano dove la comunicazione alle residenze per anziani con le modalità operative per procedere alle vaccinazioni è arrivata la sera prima dell’Epifania.

La case di riposo del territorio si stanno pertanto organizzando in vista dell’arrivo delle dosi di vaccino che dovranno corrispondere alle richieste degli ospiti (con le eventuali autorizzazioni di familiari o tutori) e degli operatori sanitari. Chi sarà chiamato a somministrare il vaccino a operatori e ospiti dovrà inoltre partecipare ad un corso specifico senza il quale non sarà possibile operare e dare il via  alle vaccinazione tante attese soprattutto nelle Rsa, fortemente colpite anche sul nostro territorio durante la pandemia.

Alla Rsa Fondazione Sant’Erasmo di Legnano sono un centinaio gli ospiti e 140 gli operatori sanitari che stanno dando la propria adesione alla vaccinazione e la direzione sta correndo per sbrigare tutte le pratiche e aderire al corso per i sanitari addetti alla somministrazione del vaccino.

Anche alla Rsa Accorsi l’adesione da parte di ospiti e operatori è alta: «Il nostro direttore sanitario ha formalizzato questa mattina (7 gennaio) l’iscrizione al corso per potere essere abilitato a somministrare i vaccini – spiega la direttrice della Rsa, Sara Gioia – e domani mattina ha già programmato una call con i familiari degli ospiti per spiegare nel dettaglio la vaccinazione per cui ad oggi il consenso è favorevole».

Giorni impegnativi, da un punto di vista burocratico, anche per il gruppo iSenior che gestisce le Residenze Il Palio di Legnano e Oasi di Cerro Maggiore. Il direttore, dott. Luca Croci, è impegnato nella raccolta delle adesioni. Anche qui indice elevato, ma non totale, al momento, tra gli operatori. La procedura è in corso e un dato ufficiale non c’è ancora.

Durante le festività natalizie la direzione delle Case Famiglia Sodalitas ha inviato una lettera a tutti i familiari degli ospiti per sensibilizzare sull’importanza della vaccinazione e l’intenzione – fanno sapere dal gruppo – è quella di partire al più presto con un’adesione totale. «Dal punto di vista organizzativo siamo pronti per presentare le richieste e partire con le vaccinazioni, tenendo conto che la comunicazione da parte di Ats è arrivata la sera del 5 gennaio. È pertanto prevedibile che con queste tempistiche i primi vaccini non possano essere somministrati prima dell’inizio della prossima settimana».

Ottime prospettive per l’adesione alla campagna vaccinale all’Albergo del Nonno di Parabiago, dove la previsione è quella di raggiungere percentuali molto vicine al totale. La raccolta delle adesioni si chiuderà nel giro di un paio di giorni anche alla Fondazione Il Cerchio di Busto Garolfo, dove comunque è già stata avviata un’indagine preliminare sia tra gli operatori che tra gli ospiti per sondare il terreno. «La sensazione è che ci sarà un buon numero di adesioni – spiegano dalla struttura -. Siamo già stati associati ad un hub per la vaccinazione e siamo pronti anche per il corso per il referente Covid: speriamo vivamente che i vaccini arrivino presto».

In provincia di Varese il primo vaccino è già stato somministrato oggi al Molina.