Sindacato Nursing Up: «Vaccini agli infermieri in prima linea»
De Palma presidente del sindacato Nursing Up è intervenuto a 24 ore dall'inizio simbolico della campagna vaccinale anti-covid
«Vaccini agli infermieri in prima linea. Le centinaia di morti di ogni giorno, non ci permettono di perdere tempo in campagne simboliche». Così a 24 ore dall’inizio della campagna vaccinale antiCovid-19 ha esordito il sindacalista De Palma presidente del sindacato Nursing Up: «Il Ministro Speranza ci dica quali sono i tempi e quando arriveranno le dosi sufficienti affinché il vaccino venga somministrato a tutti gli infermieri ed ai cittadini italiani».
Il sindacalista ha bocciato il V-Day, in quanto, si aspettava che la vaccinazione simbolica fosse riservata agli infermieri ed ai professionisti che sono in prima linea. «Gli infermieri italiani ed i cittadini non hanno bisogno di kermesse in questo momento – afferma il sindacalista -. Le centinaia di morti che contiamo ancora di giorno in giorno non ci permettono di abbassare la guardia o di fare campagne meramente simboliche. Abbiamo bisogno di un crono-programma pubblico, gli infermieri e i cittadini, 62 milioni di italiani, hanno il diritto di sapere quali saranno i tempi per le loro vaccinazioni».
De Palma chiede indicazioni precise in merito alla campanga vaccinale: «Ci dicano quale può essere l’effettivo beneficio per la collettività sociale “delle campagne simboliche” – afferma il sindacalista -. Gli infermieri infermieri italiani non hanno bisogno di esempi di questo tipo, perché hanno
professionalità e competenza, e sono ben consapevoli che sulle loro spalle pesa una duplice responsabilità, sia di tipo individuale che collettivo, e che sottoporsi alla vaccinazione è un’esigenza vitale. Come sindacato vogliamo sapere, ma non a spanne o grandi linee, quando le fiale arriveranno e quali sono i contingenti ed i relativi macrogruppi di destinatari. Chiediamo una seria pianificazione che consenta, prima di tutto, “la partenza di una vera campagna di massa”, perché è solo di quella che abbiamo bisogno prima
possibile».
«Ci inorgoglisce, invece, venire a conoscenza che in queste ore, alla Camera è stato approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare l’opportunità di emanare una norma che consenta di estendere il diritto della libera professione agli infermieri e alle altre professioni sanitarie – commenta De Palma -. E siamo anche soddisfatti che l’oggetto delle nostre richieste al presidente della Commissione Bilancio sia stato approvato, cioè il riconoscimento di una indennità destinata ai colleghi delle professioni sanitarie esclusi da quella riconosciuta agli infermieri, con uno stanziamento di 100 milioni. Se tutto questo verrà confermato in Senato, avremo portato a segno un’altra piccola grande vittoria, dopo quella dell’ottenimento dell’indennità professionale specifica per gli infermieri, che colloca il senso delle nostre lotte in una situazione molto diversa rispetto a quella di inizio anno. Noi non smetteremo mai di combattere: per gli infermieri e per i cittadini!»
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