“Babbo Natale” cambia idea: niente centralina ARPA a Legnano
La delusione della lista civica Insieme per Legnano che aveva promosso a livello regionale l’obiettivo di far impegnare 60mila euro per l’installazione di una centralina di rilevamento della qualità dell’aria a Legnano e sull’Asse del Sempione
Il Consiglio Regionale di mercoledì 16 dicembre ha bocciato l’emendamento presentato dalla consigliera regionale Elisabetta Strada, del Gruppo Lombardi Civici Europeisti che aveva l’obiettivo di far impegnare 60mila euro per l’installazione di una centralina di rilevamento della qualità dell’aria a Legnano e sull’Asse del Sempione.
“La Lista Civica Insieme per Legnano – il commento diffuso in giornata -, da sempre sensibile a questo argomento , ci aveva lavorato sin dal maggio scorso, quando aveva portato la questione all’attenzione della consigliera Strada evidenziando la necessità di un intervento urgente che potesse monitorare la qualità dell’aria di Legnano e del territorio circostante. Sfumato l’emendamento, si contava di ottenere l’approvazione dell’ordine del giorno. Nel pomeriggio di ieri 17 dicembre la discussione è continuata. L’auspicio era di far impegnare, almeno, Regione Lombardia ad effettuare, attraverso ARPA, un rilevamento in grado di confermare e monitorare le condizioni della qualità dell’aria. Si sarebbero raccolti dati utili per poi ottenere, in futuro, attesi i risultati, l’installazione della tanto desiderata centralina”.
“Purtroppo- prosegue la nota -, durante la discussione, l’assessore Cattaneo mutava la propria posizione e dava parere negativo all’odg presentato dalla Conigliera Strada per questioni puramente di bandiera in totale spregio del bene comune e della salute dei cittadini lombardi. Il diretto rapporto tra i livelli di inquinamento atmosferico e le patologie respiratorie è ormai noto. Ci si augura che la Regione colga la necessità dell’intervento richiesto con misurazioni puntuali valutando le azioni da intraprendere a tutela della salute dei suoi cittadini soprattutto in un momento tanto delicato come questo evitando che la correlazione fra inquinamento ed infezioni possa incidere ancora più pesantemente sulla salute di tutti”.
Ricordiamo che la supposizione che lo smog e una più alta concentrazione di polveri sottili possano aver accresciuto il rischio di contagio e favorito un decorso più rapido della malattia è una analisi pubblicata dal magazine della Fondazione Umberto Veronesi: «l’inquinamento atmosferico è associato a un aumentato rischio di infiammazione prolungata, anche in soggetti giovani e sani: con la conseguente iperattivazione del sistema immunitario», A ciò occorre aggiungere che «chi respira abitualmente un’aria carica di inquinanti atmosferici, è a maggior rischio di contrarre infezioni respiratorie. E che alcune evidenze analoghe erano emerse già all’inizio del secolo, in occasione dell’avvento della Sars».
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