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Cava Solter, dal sindaco di Casorezzo una mozione di sfiducia contro Beppe Sala

Il sindaco di Casorezzo propone di sfiduciare Sala dopo la promessa "tradita" di non difendersi in giudizio contro i ricorsi dei comuni contro la discarica

beppe sala Varese

La promessa “tradita” sulla battaglia giudiziaria contro il progetto Solter per una discarica di rifiuti speciali alle ex Cave di Casorezzo costa al sindaco metropolitano Beppe Sala una mozione di sfiducia. La proposta arriva dal primo cittadino di Casorezzo, Pierluca Oldani, che punta il dito contro la scelta di Sala di difendersi in giudizio contro i ricorsi presentati dai comuni per fermare il progetto nonostante ancora nel 2017 avesse garantito che non l’avrebbe fatto.

Il 19 ottobre di tre anni fa, infatti, Beppe Sala, «nel corso di un incontro coi sindaci dei comuni di Busto Garolfo, Inveruno e Casorezzo, aveva formalmente promesso di non costituirsi in giudizio per resistere ai ricorsi dei comuni contro la stessa Città Metropolitana di Milano, a seguito di varie controverse decisioni tecniche – si legge nella proposta indirizzata da Oldani ai consiglieri metropolitani e a sindaci e consiglieri di tutti i comuni che fanno capo a Palazzo Isimbardi -. Il 30 novembre 2017 il consiglio metropolitano ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno presentato dal consigliere Alessandro Braga che impegnava il sindaco metropolitano e il consigliere delegato a mettere in atto ogni azione di loro competenza che andasse nella direzione auspicata dai rappresentanti dei comitati e delle istituzioni locali».

«Un ente pubblico vive di credibilità e affidabilità e tali caratteristiche sussistono se e solo se dimostrate dai suoi rappresentanti – continua il sindaco di Casorezzo -. Nonostante tutto ciò, Sala si è costituito e ha presentato memorie difensive per resistere in giudizio contro i ricorsi presentati dai comuni. Con la sua decisione si è dimostrato inaffidabile, irrispettoso nei confronti del consiglio metropolitano e delle sue deliberazioni e, di conseguenza, dei cittadini e non credibile. Si tratta di un caso istituzionale che, quindi, tocca tutte e tutti e che riguarda un livello superiore rispetto al riconoscersi in un’area politica piuttosto che in un’altra».

Da qui la proposta di una mozione di sfiducia contro il sindaco metropolitano, che Oldani invita tutti i consiglieri metropolitani a presentare e votare perché il comportamento del primo cittadino di Milano ha di fatto delegittimato il consiglio stesso e un consigliere non può accettarlo». Stesso appello anche per sindaci e consiglieri dei comuni della Città Metropolitana perché «visto che Sala non ha mantenuto la parola data a tre sindaci, risulta evidente che nessun sindaco potrà mai dirsi al sicuro nei rapporti con l’ente Città Metropolitana finché sarà rappresentata da lui» e perché «i consiglieri comunali rappresentano i primi tutori dei fondamenti democratici e Sala, non rispettando una deliberazione consiliare, ha dimostrato di disonorare la democrazia, imboccando così una pericolosa, inaccettabile china autoritaria».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Dicembre 2020
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