Solarium del parco ex Ila, una interrogazione consiliare per chiedere la messa in sicurezza
Dopo l'ennesimo crollo il consigliere Franco Brumana invita la giunta ad attivarsi senza alcun indugio per eseguire le opere di protezione provvisorie
Una interrogazione in consiglio comunale per chiedere alla giunta la messa in sicurezza dell’ex Sanatorio di Legnano dove di recente si è verificato un crollo ad uno dei due solarium. A presentarla è il consigliere comunale Franco Brumana che da tempo difende questi monumenti di architettura liberty patrimonio storico della città.
«I due solarium – premette il consigliere nell’interrogazione – sono stati ridotti in pessime condizioni dalla mancata manutenzione e dal disinteresse dell’amministrazione comunale. Non si è voluto porre rimedio alle infiltrazioni dalla copertura e all’azione devastante della vegetazione che ha invaso questi edifici».
Brumana ricorda poi che nell’ottobre del 2017 si sono verificati i primi crolli, che il degrado è proseguito incessantemente ed in modo accelerato e chiede che venga fermato: «I due solarium – sottolinea il consigliere – sono monumenti di eccezionale bellezza e sono inseriti nel complesso del Sanatorio che contempla anche un parco meraviglioso. Hanno un grande valore storico, culturale e identitario della nostra comunità e per questo motivo son stati ricompresi tra i “luoghi del cuore” oggetto della votazione in corso nell’ambito del censimento dal F.A.I. e un autorevole esponente della Giunta ha diramato inviti a volare per questi monumenti»
«I Legnanesi – prosegue – hanno pertanto il diritto, riconosciuto dall’art. 9 della Costituzione, di esigere che il Comune tuteli e valorizzi i due solarium ed il Comune ha il dovere di intervenire con urgenza per fermare il degrado ulteriore, che sarà determinato dalle precipitazioni metereologiche invernali, che possono anche consistere in nevicate, o dalla ripresa nella prossima stagione primaverile dell’opera distruttiva della vegetazione. Non si può trascurare inoltre che la condotta omissiva del Comune rispetto all’obbligo di tutelare un monumento, potrebbe anche comportare la responsabilità penale di cui all’art.733 cp in capo al Sindaco se venisse considerata un danneggiamento al patrimonio storico e artistico nazionale (Cass.42893/2008)».
Secondo Brumana il salvataggio del solarium non può essere considerata una pratica qualunque: «A seguito dei rinvii sono già passati tre anni dal primo crollo e ogni giorno perso comporterà ulteriori danni ai due monumenti. Per evitare la loro completa distruzione – insiste – o danneggiamenti irreversibili occorre salvare immediatamente questo prezioso patrimonio della città, realizzando opere provvisorie di messa in sicurezza, quali una copertura esterna temporanea che impedisca altre infiltrazioni e che sia in grado di resistere alle nevicate.
l’asportazione della vegetazione e la posa di puntelli di rafforzamento statico».
E nemmeno i costi dell’intervento sarebbero un ostacolo: «L’intervento di salvataggio provvisorio sarebbe piuttosto semplice e comporterebbe costi molto modesti in relazione all’importanza dei beni da tutelare», conclude Brumana allegando anche un progetto i cui costi non ricomprendono la sostituzione della copertura in piastre contenenti cemento, che sono già state già inertizzate nel 2016 e che potrebbero essere sostituite nel corso delle future opere di restauro definitivo degli immobili, invitando la giunta «ad attivarsi senza alcun indugio per eseguire le opere di protezione provvisorie». Nell’interrogazione il consigliere chiede quali opere l’amministrazione «ritiene di attuare immediatamente per salvare i due solarium e quali tempi considera necessari per iniziare e per ultimare i lavori».
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