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Pubblico impiego OO.SS in sciopero per chiedere assunzioni e il rinnovo del contratto

Anche le OO.SS della zona aderiranno allo sciopero nazionale indetto dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa.

Sindacati

«Sicurezza sul lavoro, assunzioni, lotta al precariato e rinnovo del CCNL». Il prossimo mercoledì 9 dicembre, anche le OO.SS della zona aderiranno allo sciopero nazionale indetto dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa.

«Le OO.SS. hanno già avuto modo in più occasioni di denunciare le scarse condizioni di sicurezza in cui i lavoratori del pubblico, in particolare il personale sanitario, hanno operato per garantire la tutela del diritto alla salute – spiegano i sindacalisti -. Allo stesso modo i lavoratori degli enti locali e delle funzioni centrali hanno continuato ad erogare servizi ai cittadini ed alle imprese. Da anni denunciamo le gravi carenze di organico della pubblica amministrazione, tanto che, essendo ormai ridotto il personale ai contingenti minimi per la garanzia dei servizi pubblici essenziali, molti lavoratori che hanno manifestato la volontà di aderire allo sciopero non potranno parteciparvi».

Anche nel territorio dell’area Alto Milanese e Ovest Milanese la Fp Cgil Ticino Olona, la Cisl Fp Milano Metropoli e la Uil Fpl Milano e UIL PA, i sindacalisti hanno ripetutamente segnalato come la mancata capacità e talvolta la mancata volontà di programmare l’assunzione di nuove risorse umane, abbiano comportato un aumento del fenomeno delle esternalizzazioni, in particolare nei servizi educativi dell’infanzia ed in quelli destinati alle persone fragili.

«La pandemia ha mostrato quanto il disinvestimento nei servizi pubblici, la mancata implementazione degli organici, lo svilimento e gli attacchi al lavoro pubblico si traducano in una riduzione dei servizi e di capacità di risposte tempestive e coerenti ai bisogni dei cittadini – affermano con forza i sindacalisti -. Più in generale è tutto il Paese a scontare la mancata riforma in senso digitale della PA. Laddove grandi aziende private investono sullo smart working e sulla innovazione tecnologica dei servizi e dei processi, la PA ed il suo gruppo dirigente è spesso ancora fermo alla logica del cartellino.  È vergognoso che per fronteggiare la pandemia si sia utilizzato personale precario che con ogni probabilità a fine emergenza perderà il posto di lavoro, nonostante abbia reso un servizio alla collettività sopperendo alla carenza strutturale di organici nei servizi pubblici».

Le lavoratrici ed i lavoratori dei comparti pubblici scioperano il 9 dicembre per rivendicare un «giusto e legittimo rinnovo del CCNL ormai scaduto da due anni; un rinnovo del CCNL che non sia determinato dal solo incremento retributivo, ma che venga finanziato con le risorse necessarie ad avviare quel processo di cambiamento, a partire da un nuovo sistema di classificazione del personale e da un piano straordinario di assunzioni che possa dare risposte alle sfide di innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione».

Redazione
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Pubblicato il 07 Dicembre 2020
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